Cani avvelenati a Spinea i proprietari in comitato

Accordo con il sindaco: l’associazione curerà vigilanza e pulizia delle aree verdi I bocconi letali inviati all’istituto zooprofilattico di Legnaro per le analisi

SPINEA. A Spinea nasce il comitato dei proprietari di cani avvelenati e subito incontra il sindaco Silvano Checchin. Ridimensionato l’allarme iniziale che parlava di una quindicina di cani morti per aver addentato bocconi alla stricnina o al topicida disseminati dal presunto avvelenatore. L’allarme però resta, confermato da una manciata almeno di casi, alcuni denunciati e sotto analisi di laboratorio.

Comitato. Si chiama comitato cittadino “Cani di Spinea” la formazione spontanea sorta alcuni giorni fa dall’incontro dei residenti accomunati dal problema dell’avvelenamento di cani in città. Ne fanno parte circa 300 cittadini sottoscrittori della petizione presentata al Comune. Ivan Ciardi è il presidente, del direttivo fanno parte anche Diego Ciardi, Davide Zocchia, Francesca Finetti, Valentina Marton, Barbara Malagutti e Antonella Chiavalin. «Allo stato attuale purtroppo non esiste una segnalazione ufficiale da parte dell’Asl», afferma il comitato, «in ogni caso sono in corso le analisi sui reperti (pochi purtroppo) che sono stati portati ai carabinieri dai cittadini che hanno fatto regolare denuncia. C’è anche un presunto caso di avvelenamento avvenuto, in questo caso, ai danni di un gatto. Abbiamo dato al Comune la nostra disponibilità a colmare le carenze di questa vicenda, ovvero l’informazione tempestiva del rischio ai cittadini e come muoversi in caso di ritrovamenti sospetti o nuovi casi di avvelenamento».

Incontro. Mercoledì sera il comitato ha incontrato il sindaco Checchin, che ha ribadito l’attenzione del Comune in merito alla vicenda sulla quale sono tutt’ora in corso le analisi dell’Istituto zooprofilattico di Legnaro e le indagini dei carabinieri. I primi risultati sono attesi nei prossimi giorni. Il faccia a faccia è servito per instaurare una collaborazione tra comitato e Comune per una miglior vigilanza del territorio e anche per mantenere pulite, sane e in ordine le aree cani, prevenendo così nuovi casi di avvelenamento.

«Anche in questa circostanza», spiega Checchin, «i proprietari dei cani saranno, grazie alla loro disponibilità e sensibilità, impegnati direttamente per fronteggiare la situazione e migliorare le condizioni e la sicurezza delle aree cani». «Incontro soddisfacente», affermano dal comitato, «anche se l’intervento è stato tardivo. La nostra opera però è solo all’inizio, saremo parte attiva e propositiva in quello che sta accadendo».

Filippo De Gaspari

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