Cani antidroga anche a San Donà

Il vicesindaco Trevisiol vuole contrastare il fenomeno dello spaccio. Lunedì Consiglio sulla sicurezza
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre, parco della Bissuola / Controlli della Polizia anti droga
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre, parco della Bissuola / Controlli della Polizia anti droga

L’appello del sindaco, Andrea Cereser: «Denunciate i furti». E mentre San Donà, dopo la visita del prefetto, sta per affrontare l’ennesimo Consiglio comunale sulla sicurezza lunedì, il vice sindaco e assessore alla sicurezza Luigi Trevisiol chiede i cani antidroga in città. Una richiesta forte che dà la dimensione delle forze in campo contro la criminalità. «La lotta alla spaccio di droga, in particolare tra i giovani», dice Trevisiol, «è uno dei punti cui teniamo di più. Con Venezia grazie alla convenzione abbiamo la possibilità di chiedere il cane antidroga Kuma anche qui per fermare lo spaccio nella città. La visita del prefetto è stata importante, non altrettanto sarà l’ennesimo consiglio comunale per parlare di sicurezza e cercare un po’ di attenzione. Mi chiedo poi come sia possibile che siano venuti fuori in contemporanea tanti furti la sera in cui il prefetto stava parando, mentre nello stesso tempo è stato dato fuoco a un materasso gettato da giorni in via Jesolo».

La visita del prefetto Domenico Cuttaia è stata molto apprezzata dal sindaco Cereser. «Ha confermato che i reati a San Donà sono in netto calo», ha commentato, «è probabile che il dato sia sottostimato perché molti reati non vengono denunciati, per stanchezza o per frustrazione. Ma la tendenza resta. Semmai è l’occasione per un invito a denunciare sempre. I dati della Prefettura avevano registrato un picco di reati, ben 2.376, nel 2011, non a un caso uno degli anni più difficili dal dopoguerra dal punto di vista economico. L’incidenza dei reati, sempre al di sotto della media nazionale, ha poi iniziato un lento calo, fino a scendere a 1.955 nel 2014».

«E ora un confronto decisamente positivo. Limitandosi ai primi 10 mesi dell’anno, si è passati da 1.451 reati nel 2015 a 1.241 nel 2016. Nel frattempo una decisa azione dell’amministrazione per la sicurezza. Dal Controllo del vicinato agli interventi in centro tra cui quello in Vicolo Nuovo, dagli sgomberi di edifici occupati alla collaborazione con i carabinieri sul controllo di piazza IV Novembre che ha ridotto lo spaccio. E ancora, la presenza della Polizia Locale nelle frazioni, il miglioramento del sistema di videosorveglianza, la costituzione del Distretto di polizia locale fino alla stipula di una convenzione col comando di polizia locale di Venezia per avere la disponibilità della sala operativa».

Giovanni Cagnassi

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