Candidati del M5S, appello a Casaleggio

In lizza Davide Scano (ex Verdi) e Doriana Visentin. «Attendiamo al più presto una risposta»

A poco più di due mesi dalle elezioni il Movimento Cinque Stelle non trova un accordo sul candidato da presentare alle amministrative, tanto che nei giorni scorsi si è visto costretto a chiedere indicazioni al direttivo di Milano su come procedere. Milano chiede infatti che venga presentata una sola lista per le amministrative. In questo momento però i candidati sono due: la new entry Doriana Visentin del Meetup di Mestre-Terraferma (eletta qualche mese fa) e Davide Scano del Meetup di Venezia (scelto su due votazioni online lo scorso luglio e lo scorso febbraio).

Per cercare di trovare una soluzione nei giorni scorsi i due si sono incontrati, ma invano. Scano ha proposto a Visentin di fare una lista congiunta e di inserire cinque persone del loro gruppo come consiglieri o di rifare le votazioni sul blog, ma la candidata mestrina non ha accettato nessuna delle due. Sembra che per il Meetup di Mestre Terraferma il problema sia a monte e stia nel fatto che Scano ha avuto in passato una tessera dei Verdi e ha quindi già fatto parte di un altro partito, dato che per molti grillini lo fa risultare in automatico inaccettabile.

«Dopo l’incontro ho mandato una relazione a Milano» ha detto Scano «e attendiamo al più presto una risposta, anche perché stiamo finendo di scrivere tutti i punti del programma elettorale e vogliamo presentarlo alla cittadinanza. Noi non abbiamo mai voluto allontanare ».

Ultimata la parte sul piano dell’urbanistica e sul settore bilancio, ancora da rifinire quella sui trasporti, ma con alcune novità rispetto ai candidati degli altri partiti che Scano ha pronte da giocarsi, come quella di inserire il sistema nella pubblica amministrazione il whistleblowing, tradotto in italiano come «spifferatore» o «informatore». «Si tratta di una sorta di bocca delle denunce» spiega Scano «ed è un sistema avviato già in Inghilterra e proposto a Milano per consentire di denunciare irregolarità o corruzioni in forma anonima, ovviamente con delle basi verificabili». Gli scenari che si prospettano sono due: Milano potrebbe decidere senza consultare i due Meetup o chiedere di fare una votazione online. In questo secondo caso ci sarebbe comunque un altro problema perché, all’interno del Meetup di Venezia, una trentina di persone ha contestato la modalità di elezioni di Scano e, se si trovasse nuovamente di fronte a una votazione, potrebbe decidere per l’altra candidata.

«A breve manderemo un comunicato per spiegare meglio chi siamo» ha detto Visentin per rimarcare la sua presenza nel territorio «ma voglio ribadire a chi pensa che ci siamo appena formati, che il nostro gruppo si è creato nel 2006 ed è ufficialmente nato nel 2011 come «ChiZel», Municipalità Chirignago Zelarino, dopo aver sostenuto Beppe Grillo sul palco per le elezioni del 2010».

Vera Mantengoli

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