Cancellieri visita il carcere della Giudecca: «Venezia, una grande città»

Il penitenziario femminile e il lavoro dell’Icam impressionano il ministro della Giustizia: «Questo livello di cultura di civiltà della detenzione è una cosa molto civile»
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 10.07.2013.- Otello Palazzo Ducale. chiarot, orsoni, Cancellieri, cuttaia
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 10.07.2013.- Otello Palazzo Ducale. chiarot, orsoni, Cancellieri, cuttaia

VENEZIA. Tante lodi per il carcere femminile della Giudecca e per l’Icam, l’istituto di custodia attenuata per madri detenute, al termine di una «bella giornata» che permette a Venezia di raccontare al mondo «di essere una città grande anche in questo campo». A parlare dell’attività della casa di reclusione, dopo una visita, il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, che ha anche sottolineato come non si tratti di un tema «da poco», perchè «questo livello di cultura di civiltà della detenzione, che consente al detenuto di esprimere se stesso con un’attività lavorativa e anche in piena libertà all’interno dell struttura, è una cosa molto civile».

«E poi c’è anche questo Icam che lo dobbiamo raccontare perchè è la prima struttura in Italia», ha aggiunto il Guardasigilli. «L’Icam di Venezia funziona molto bene grazie al personale che si dedica con molta cura ma c’è anche una società civile che concorre a questo e i veneziani possono essere orgogliosi. Mi ha colpito soprattutto la serenità del clima». Il ministro Cancellieri si è soffermato anche sul tema del sovraffolamento delle carceri. «È un problema che c’è e lo stiamo affrontando e sono convinta che lo risolveremo nei tempi dovuti perchè è un problema che non si risolve in un giorno. Assieme a questo problema abbiamo anche tanta civiltà e cultura delle accoglienze diverse», ha concluso.

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