«Cancellare i park a pagamento e opporsi alle grandi opere»
DOLO. Elisabetta Ballin, assessore uscente all’Urbanistica e all’Edilizia privata del Comune di Dolo, è il candidato sindaco della lista civica “Dolo è Tua”.
Perché si è candidata?
«Il gruppo mi ha chiesto di fare squadra e ha insistito affinché sostituissi Cristian Minchio, che era il candidato originario».
Qual è la sua posizione sulle grandi opere?
«Il territorio non ha mai voluto le grandi opere e noi concordiamo. L’attuale strada Romea deve essere messa in sicurezza, siamo favorevoli all’Idrovia navigabile ma deve esserci uno studio di impatto ambientale. Per quanto riguarda Veneto City, i proponenti hanno depositato il progetto nei termini previsti dall’accordo di programma, risulta quindi fin qui ottemperante».
Come intende agire per la salvaguardia dell’ospedale?
«L’ospedale di Dolo va tutelato, razionalizzato e implementato a partire dal pronto soccorso. Bisognerà sollecitare la Regione perché si impegni a garantire i fondi necessari e richiesti sino al momento in cui l’ospedale sia messo in sicurezza e possa essere dotato di tutte le strutture adeguate per le necessità del territorio».
Quali sono le sue politiche per il lavoro e per i giovani?
«La crisi economica ha comprovato gravi problemi di occupazione. Bisognerà ancor di più promuovere il reinserimento delle persone in piccoli progetti di occupazione ed impiego».
Il commercio ha visto scomparire molti storici negozi. Quali sono le sue ricette per rivitalizzarlo?
«I commercianti del nostro gruppo hanno portato fin da subito all’attenzione una criticità, ossia il parcheggio a pagamento presente in varie zone del centro di Dolo, proponendo soluzioni di ridimensionamento fino all’eliminazione totale. Inoltre ci è giunta la richiesta di prevedere la chiusura di alcune strade in determinate giornate per ospitare manifestazioni. Ci sono sembrate richieste ragionevoli e realizzabili. Diverso il discorso per i negozi delle frazioni, verso i quali si dovrà pensare a una valorizzazione territoriale che porti un’affluenza maggiore».
Qual è il ruolo di Dolo e della Riviera nell'asse Padova e Venezia e nella Città Metropolitana?
«La Città Metropolitana non deve far ricadere i problemi di Venezia sul territorio della Riviera del Brenta. Dolo ha tutte le caratteristiche per essere attrattivo sotto ogni punto di vista e in sinergia con gli operatori di settore può essere ancora più competitivo».
Giacomo Piran
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