Canarino scappa, poi torna nella casa vicina

I padroni avevano ormai perso la speranza di rivedere Titta, poi è giunta la bella notizia

Ha provato l'ebbrezza della libertà per qualche ora, ma poi ha pensato che era meglio starsene a casa al calduccio, ed è tornato. Titta, un bellissimo canarino arancione di due anni, era “evaso” dalla sua gabbietta mercoledì mattina, di una casa di Favaro mentre il suo padrone gli stava cambiando l'acqua, come ogni giorno.

La finestra però era aperta, e con un balzo inaspettato, l'uccellino è uscito in un colpo dalla gabbia e dalla casa. Sconsolato, il padrone ha subito cercato di rincorrerlo in giardino, scavalcando il cancello e seguendolo a vista mentre lui, non abituato a volare, avanzava zompettando nelle proprietà limitrofe, fino a scomparire tra i cespugli.

Per provare a recuperarlo i padroni le hanno tentate tutte: chiamarlo per nome, fischiettare imitandone il canto, attenderlo al freddo per vedere se sarebbe ricomparso. Persino la gatta di casa, Kira, una soriana bianca e nera, lo richiamava miagolando dalla finestra. Per un canarino abituato a vivere in appartamento, non sarebbe stato facile restare a lungo all'aperto, con questo freddo, poi, probabilmente non sarebbe sopravvissuto alla notte. Oppure, ancora peggio, sarebbe diventato facile preda per i gatti randagi, i cani, o per i piccoli rapaci che di notte sorvolano le città in cerca di cibo.

Dopo aver condiviso queste considerazioni, anche i suoi padroni avevano perso le speranze di rivedere il canarino, e avevano già deciso di acquistarne un altro, il giorno dopo. Ma proprio mentre rincasavano, girando le chiavi di casa nella serratura, sono stati fermati dall'anziana vicina che vive nella casa accanto, identica alla loro. «Per caso avete perso un canarino?», ha chiesto. «Lo abbiamo trovato in giardino dieci minuti fa», ha detto la signora indicando il marito che teneva tra le mani a pugno l'uccellino.

La padrona, Manola, quando l'ha visto non ci poteva credere ed è scoppiata in lacrime. “È stata una gioia davvero grande. Me l'ero già immaginato sbranato da qualche bestia o morto di freddo. Invece Titta è vivo, non so come, ma in qualche modo ha riconosciuto la nostra casa ed è tornato. Ma essendocene due uguali, è entrato in quella sbagliata».

Titta, che di solito vive in garage al riparo dalla gatta, è rientrato così nella sua gabbietta e ha trascorso la notte nel box doccia, per riscaldarsi. E l'indomani mattina, contento di essere di nuovo a casa, aveva già ripreso a cantare. La paura era solo un lontano ricordo.

Laura Fiorillo

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