Canale di Mazzorbo, scontro barca-vaporetto
Controlli della Capitaneria di Porto, cento multe ai natanti tra gli Alberoni e Pellestrina

VENEZIA. Poteva avere gravi conseguenze lo scontro tra un vaporetto e una barca da trasporto, avvenuto ieri pomeriggio intorno alle 16,10 nel canale di Mazzorbo. Alla fine nessun ferito ma solo un finestrino del vaporetto andato in mille pezzi. Protagonista il vaporetto Mestre che collega Treporti con Fondamente Nuove. L’incidente avvenuto in fase di manovra, conferma come il canale di Mazzorbo, colpa il traffico è diventato a rischio per la navigazione.

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L’imbarcazione di Actv, partita da Tre Porti alle 15.45, era diretta a Venezia. A bordo pochi passeggeri. Fino a Burano nessun problema e nemmeno per il tratto di acqua fino al canale di Mazzorbo. Un tragitto fatto dal comandante infinite volte. L’incidente è avvenuto quando l’imbarcazione entrata nel canale ha incrociato una barca da trasporto carica di zaini. A quanto pare aveva lasciato da poco Mazzorbetto dove dei ragazzi avevano trascorso la notte tra sabato e domenica, come avviene spesso nella bella stagione quando l’isola diventa mèta per i campi degli scout. Non è chiaro chi abbia sbagliato manovra, sta di fatto che l’imbarcazione da trasporto è finita contro il vaporetto. Il colpo forte ha fatto staccare dalla scocca del vaporetto un finestrino accanto ai posti riservati alle categorie protette. Il vetro, poi, è andato in mille pezzi. Per fortuna sui sedili non c’era nessuno. Nello scontro non ci sono stati feriti nemmeno sulla barca da trasporto. Entrambe le imbarcazioni hanno ripreso la navigazione regolarmente.
Sicurezza della navigazione, la mano pesante con un centinaio di multe, della Capitaneria di Porto. Nel fine settimana, nella zona antistante gli Alberoni e lungo il litorale di Pellestrina, sono state impiegate 6 unità a mare della Guardia Costiera e una motovedetta della Guardia di Finanza e due pattuglie a terra. Più di 100 verbali amministrativi per violazione alle norme di sicurezza, proprio per la vicinanza alle zone interdette per consentire la balneazione. Altre sei a Jesolo.
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