Canal Grande, i 26 punti approvati dalla giunta

Avanti con il Piano di riordino del traffico acqueo. La giunta ha approvato ieri l’atto di indirizzo proposto dall’assessore Ugo Bergamo. 26 punti, la maggior parte dei quali da attuare in tempi brevi. Altri più complessi – come la fusione di linea 2 e linea 1, il trasporto notturno dei rifiuti – da verificare e sperimentare. «L’impianto è esattamente quello che avevamo annunciato», dice soddisfatto il sindaco Giorgio Orsoni, «adesso metteremo in pratica i singoli provvedimenti». Nessuna correzione di rotta, conferma Bergamo. «Al di là del tragico incidente si impone un riordino della circolazione acquea che non può più essere rinviato», dice l’assessore. Il confronto proseguirà su base tecnica e ci potrà essere qualche piccola variazione. Ma la linea resta quella.

Spazi acquei. Saranno revocate le concessioni di spazi acquei alle barche commerciali nel tratto di Canal Grande dal ponte di Calatrava al Rio Nuovo. Nello stesso tratto di canale saranno revocati i pontili troppo sporgenti «non dedicati al servizio pubblico o di pubblico interesse». Conclusione delle revoche («salvo ricorsi«) entro sei mesi.

Merci. Divieto ribadito di transito delle imbarcazioni per il trasporto merci in Canal Grande da «metà mattina» alle 4 del giorno dopo.

Taxi e noleggio. Tra rio di Noale e rio Nuovo divieto di transito ai motoscafi «da metà mattina a sera», con esclusione dei soli taxi in turno. Divieto anche di transito dei Gran Turismo in Canal Grande. Divieto di carovane con più mezzi affiancati (vale anche per le gondole) dalle 8 alle 20.

Gondole. Non potranno passare in Canal Grande negli orari in cui è consentito il transito delle barche merci. Si dovranno redifinire gli stazi gondole «in prossimità dei pontili Actv» e individuare nuovi percorsi per i giri turistici con regole severe per le immissioni in Canal Grande. Sarà obbligatorio il tesserino di identificazione per i gondolieri, sarà vietato l’imbarco nel rio del Danieli e inviduate zone protette per l’evoluzione delle gondole a San marco. Infine il Comune intende ridurre il numero dei traghetti da parada, a cominciare da quello del Carbon. Ipotesi che vede però contrari gli stessi gondolieri.

Privati. Le unità a motore a uso privato non potranno navigare in Canal Grande «indicativamente» dalle 6 alle 12.

Raccolta rifiuti. Divieto di transito per le barche Veritas dalle 8 alle 22. La raccolta dovrebbe essere anticipata nelle prime ore del mattino. In origine era stata prevista la raccolta notturna, ritenuta però troppo costosa e rumorosa.

Actv. Gli approdi destinati alle diverse linee di trasporto pubblico andranno differenziati «anche con nuove realizzazioni» e la «riduzione delle fermate di Alilaguna e Vaporetto dell’Arte in Canal Grande e rio di Cannaregio». A Rialto Alilaguna e Vaporetto dell’Arte avranno un approdo dedicato verso Ca’ Farsetti. Nella revisione degli orari e dei tempi di percorrenza dovrà essere valutata la possibilità di «uniformare fermate e tempi di percorrenza per regolarizzare i transiti e uniformare le due linee». Punto controverso, che gli utenti vogliono prima sperimentare. Secondo Comune e Actv si dovrebbe arrivare a una linea unica con partenza ogni 5 minuti, 4 minuti in più di percorrenza da Rialto a piazzale Roma. Lo scopo, «evitare sorpassi e ottimizzare gli incroci ai pontili singoli». Sarà verificata anche la possibilità di dotare i vaporetti di telecamere a poppa, di bow thruster (eliche laterali) e gps, radar anche in estate.

Sorpasso. Sarà introdotto il divieto di sorpasso nelle aree a rischio. Due gondole – e non più tre – potranno navigare affiancate.

Controlli. Postazioni fisse dei vigili a Rialto e in Punta Dogana, sistema Argos (controllo con telecamere) da attivare. Divieto di guidare taxi e gondole parlando al telefonino o in stato di ebbrezza, indicazione (ma su base volontaria) di introdurre test sull’idoneità psicofisica dei conducenti. La linea è tracciata, e su alcuni punti vi sono perplessità (le merci, il divieto ai privati, le linee Actv). Ma un riordino del traffico non è più rinviabile.