Campo S. Margherita ordinanza prorogata alla fine dell’estate
Sessanta infrazioni elevate per il consumo di alcol fuori dai locali in campo Santa Margherita da aprile, quando è entrata in vigore l’ordinanza che ha posto una stretta alla “movida”. Sei gli assuntori di sostanze stupefacenti segnalati alla Prefettura; 200 le bottiglie sequestrate e 28 le contestazioni ad artigiani che hanno venduto alcolici. «La situazione è decisamente cambiata e anche i due steward assunti dai locali per garantire il rispetto delle nuove norme hanno contribuito ad allontanare i malintenzionati. Tanto che da due mesi non si vedono più spacciatori», ha spiegato ieri il comandante della Polizia municipale Marco Agostini nella riunione della commissione sicurezza, con all’esame interpellanze dei consiglieri Silvana Tosi e Nicola Pellicani. Confermato il prossimo potenziamento dell’illuminazione.
L’ordinanza scade il 30 giugno ma verrà, dice Agostini, «prorogata fino alla fine dell’estate» quando in consiglio comunale dovrebbe arrivare il nuovo regolamento della polizia locale (quello in vigore è datato 1987) che dovrebbe contenere norme sul consumo di alcolici, che valgano per tutti, non solo per Santa Margherita. Ben diversa, ha ribadito il comandante, la situazione nelle fondamenta Ormesini e Misericordia dove sono presenti 12 trattorie e osterie e 4 ristoranti, finiti nel mirino delle proteste dei residenti più volte per i disagi causati dalla convivenza con la “movida” veneziana. Pellicani ha chiesto che la commissione ascolti cittadini ed esercenti, proposta accettata dal presidente Gavagnin. Agostini ha chiarito che la situazione è ben diversa: «Si tratta di un problema di disagio percepito rispetto alla realtà». Un solo locale ha subìto varie infrazioni per la sua attività, culminate in una chiusura di 15 giorni. «Si è trattato di un caso isolato», precisa il comandante.
Negli altri locali, che vendono aperitivi dalle 18 alle 23, i controlli dal 28 luglio al 20 agosto 2015 sono stati 18 e quelli dal 9 aprile a ieri sono stati 16, tutti con esito negativo. I cittadini hanno invece, con telefonate ed esposti, denunciato schiamazzi fino a tarda notte. Ma non sono emerse irregolarità. Le uniche sanzioni emesse, tre, riguardano plateatici fuori misura da uno a due metri (ovvero un tavolo con sei sedie). Dopo un confronto del comandante con residenti e locali, gli esercenti hanno offerto, per ridurre i disagi, un servizio di pulizia privato che Agostini vede come un «segnale positivo. Di recente, poi, residenti ed esercenti hanno raccolto 28 mila euro per l’Avapo. E non sono emerse contestazioni».
Mitia Chiarin
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