Campionaria, dati ufficiali gli ingressi a quota 121 mila
Numeri della Campionaria contestati, arriva la conferma ufficiale dei 121 mila ingressi ai padiglioni di via Pralungo. A insinuare dei dubbi era stato un espositore, artigiano ed ex consigliere regionale del Pne, Diego Cancian.
Un botta e risposta che ieri ha trovato anche una conferma tecnica da parte di chi si occupa della sicurezza e con i tornelli elettronici ha potuto accertare gli ingressi con estrema precisione. Ma la discussione è stata accesa nuovamente sull’esito della fiera, quindi la nuova gestione di Ascom Confcommercio, che chiude una stagione di continui avvicendamenti in via Pralungo. Alla fine l’associazione commercianti è stata il soggetto cui il Comune ha voluto affidare la gestione, dopo gli anni della Confartigianato, poi San Donà Fiere e San Donà Servizi. L’uscita pubblica di Cancian ha stimolato il dibattito tra sostenitori e detrattori “tecnici”, tra chi parla di successo oltre ogni aspettativa e chi suggerisce come sia mancata una regia, un tema e filo conduttore, con tanti stand per riempire gli spazi senza vera qualità e senza valorizzare le eccellenze del territorio. Dai politici, invece, non ci sono stati particolari commenti sul bilancio fieristico in generale. Il dibattito è aperto ora sui numeri e ci sono risposte precise da parte dei responsabili dopo la denuncia pubblica di Cancian, particolarmente corrosivo parlando da espositore e volendo osare un attacco diretto all’evento intoccabile per eccellenza. A rispondere in merito è ora il geometra Luigi Sartorello, professionista antincendio, che ha progettato la sicurezza dal 2007, ora responsabile dell’adeguamento antincendio per Confcommercio.
«Sono stati fluidificati i percorsi per motivi di sicurezza», spiega, «5.200 persone in contemporanea sono state il tetto massimo consentito, grazie alle misurazioni con i tornelli elettronici all’ingresso e uscita. I numeri sono corretti, forse addirittura per difetto. Ecco perché non ci sono state code, perché i percorsi erano fluidi e sicur»". Anche le utenze dell’acqua sono raddoppiate a confermare il notevole afflusso che ha quasi raddoppiato i numeri precedenti.
La Fiera del Rosario in generale è stata comunque un successo, padiglioni compresi, grazie anche a marchi importanti quali Maserati, Porsche e Ferrari. Adesso la città guarda al futuro quando arriverà la nuova area fieristica che potrà essere spostata oppure riqualificata nella sede attuale.
Giovanni Cagnassi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia