Campi "gialli" per l'erbicida sospetto cancerogeno: multa all’azienda Pesce

Per l’Asl l’impresa agricola ha usato glifosfato, trovato a pochi passi dal fiume Zero. Sanzione di 4 mila euro. Primo caso in Italia
MOGLIANO SUICIDIO MADRE E FIGLIO FIUME ZERO IN FOTO LUOGO RITROVAMENTO CADAVERI annegati mogliano
MOGLIANO SUICIDIO MADRE E FIGLIO FIUME ZERO IN FOTO LUOGO RITROVAMENTO CADAVERI annegati mogliano

SCORZE'. Glifosato oltre la zona sicurezza a due passi dal fiume: multa da 4000 euro alla ditta Pesce. La crociata del Comune di Mogliano moglianese contro il diserbante erbicida accusato di essere cangerogeno in questo caso è davvero arrivata ad una svolta. Dopo le numerose segnalazioni all’Asl 9 di Treviso, nei giorni scorsi, il dipartimento di prevenzione, servizio igiene degli alimenti, dell’azienda socio sanitaria ha emesso una sanzione amministrativa a carico dei proprietari dell’area.

I campi gialli, attorno al primo tratto della tangenziale nord, avevano messo in allarme gli ambientalisti moglianesi. In pochi giorni, a metà febbraio, era scattato l’esposto da parte del comune alle autorità competenti. L’azienda Agricola Massimo Pesce di Scorzè, si era sempre difesa affermando la totale legittimità dell’uso del glifosato. Di diverso parere, alla fine, i tecnici dell’Asl, secondo i quali il trattamento effettuato in data 30 gennaio 2016, in una superficie di 40 ettari, tra via Bianchi e il fiume Zero, avrebbe «interessato in più punti porzioni della scarpata del fiume lasciando sezioni di manto erboso disseccato fino all’acqua».

«Tale modalità», concludono, «risulta in contrasto con quanto indicato nell’etichetta» del prodotto fitosanitario». Il sopralluogo è stato effettuato il 19 febbraio scorso, il verbale porta la data del 29 marzo. Oltre a violare le prescrizioni, la diffusione del glifosato alle porte di Mogliano contrasta anche con una recente delibera d’indirizzo adottata proprio dalla giunta in un’ottica di contrasto all’uso di questo diserbante.

«Mi piacerebbe molto che il comune di Mogliano potesse sull’argomento assumere tutte le iniziative necessarie per la messa al bando sostanziale anche in agricoltura», dice l’assessore all’ambiente Oscar Mancini, «Ma non siamo una repubblica autonoma e quindi le nostre iniziative si inseriscono nel rispetto delle leggi europee, nazionali e regionali. In questo quadro non ci è consentito emettere divieti totali per l’uso di questa sostanza. Stiamo facendo la nostra parte in termini pioneristici, con un’attenta regolamentazione su scala comunale e con una grande sensibilizzazione».

Il tema del glifosato, considerato potenzialmente cangerogeno da Organizzazione mondiale sanità e Agenzia internazionale ricerca sul cancro, è tornato alla ribalta anche nell’ultimo consiglio comunale per effetto di un’interpellanza del movimento 5 stelle. La capogruppo Cristina Manes denunciava in particolare l’analogo ingiallimento anche nei campi compresi tra via Roma e via Ghetto e nell’area Marchesi. Il glifosato gate continua: saranno sanzionati anche questi ultimi casi? «Probabilmente no» risponde Mancini. Ma la sanzione comminata dall’Ulss rappresenta un precedente unico».

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