Campanile, tettoia pronta aspettando gli scalatori
Campanile di San Marco, già partita l’operazione sicurezza dopo i parziali distacchi di frammenti di mattoni dall’alto avvenuti domenica scorsa senza per fortuna creare alcun danno ai numerosi turisti presenti nell’area.
Da ieri è infatti in funzione la tettoia protettiva all’esterno del Campanile, dov’è l’uscita dei turisti che salgono in ascensore sulla vetta della torre campanaria, che così possono passare senza rischi.
Ma, nonostante le transenne installate tutte attorno all’edificio per creare una zona di rispetto, anche ieri i turisti si sedevano tranquillamente sulle panche oltre la rete protettiva. Per riposarsi.
Non è ancora entrata in funzione invece - avverrà forse oggi - la squadra di rocciatori-operai già contattata dalla Procuratoria di San Marco per calarsi dall’alto del Campanile e raggiungere la quota dove è avvenuto il distacco, per un primo intervento.
Un intervento simile a quelle che altre squadre di scalatori hanno compiuto negli ultimi mesi su altri palazzi monumentali o museali della città, come Palazzo Ducale, Ca’ Rezzonico e il Fontego dei Turchi, sede del Museo di Storia Naturale, in questo caso chiamati dall’assessorato comunale ai Lavori Pubblici e dalla Fondazione Musei Civici sempre per la manutenzione.
Il loro compito, nel caso dell’intervento sul Campanile di San Marco, sarà quello di “mappare” l’area di distacco e intervenire per valutare se è possibile che altri frammenti di mattoni possano cedere, compromessi dall’azione dell’umidità e del freddo dei mesi scorsi.
Possibile - ma sarà valutato solo dopo l’esame lapideo - l’applicazione di “fissanti” che evitino il distacco di altre parti di mattoni.
Una decisione che la Procuratoria prenderà eventualmente d’intesa con la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia.
Alla base del campanile, intanto, continua per ora a funzionare il gabbiotto turistico che tante proteste ha suscitato per il suo impatto e che ha spinto anche il nuovo ministro dei Beni Culturali Massimo Bray a chiederne la rimozione in occasione della sua visita a Venezia in occasione della Biennale.
Già svuotato dei gadget che venivano posti in vendita, l’ufficio installato da Vela continua a funzionare per la vendita di biglietti dell’Actv e anche di mostre come quella di Manet, per ricomparire in forma più ridotta e trasparente sotto i portici di Palazzo Ducale, nelle vicinanze dell’ingresso riservato proprio per la mostra di Manet. Il trasferimento del gabbiotto dovrebbe comunque avvenire entro la settimana, secondo gli accordi presi con il Comune.©RIPRODUZIONE RISERVATA
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