Campanile e basilica presidiati dai vigilantes
Guardie giurate agli ingressi per garantire più puntuali controlli ai visitatori Il Politecnico di Torino dovrà studiare la miglior tipologia di tornelli da installare
Operazione-sicurezza al via per la Basilica di San Marco, per metterla preventivamente al riparo da qualsiasi minaccia “nascosta” all’interno dell’incessante flusso di visitatori che anche in questi giorni estivi si affollano in coda per entrare. Già fin d’ora con la presenza di due guardie giurate all’ingresso principale della Basilica e del Campanile di San Marco. Ed entro qualche mese con la predisposizione di un nuovo piano per la sicurezza della chiesa, la cui redazione è stata affidata agli studiosi del Politecnico di Torino, all’avanguardia in questo campo in Italia. Ad annunciare le importanti novità è il primo procuratore della Basilica di San Marco, Carlo Alberto Tesserin.
Due guardie giurate agli ingressi.
«Noi siamo naturalmente grati alle for«e dell’ordine che presidiano la Piazza e garantiscono anche la sicurezza della Basilica» spiega Tesserin «ma, non potendo naturalmente occuparsi solo della chiesa, abbiamo pensato di affiancarle con due guardie giurate, da noi ingaggiate e già in servizio, che controllano gli accessi alla Basilica e al Campanile di San Marco e affiancano il nostro personale di servizio. Non si tratta naturalmente di agenti di polizia che possono fermare o arrestare qualcuno, ma già la loro presenza può fungere da deterrente nei confronti di possibili malintenzionati. Le guardie giurate inoltre hanno facoltà di far aprire e controllare zaini e borse dei turisti e di respingere quelli che non giudichino idonei».
Il problema zaini.
E proprio il problema del controllo degli zaini dei turisti che arrivano in Basilica o li depositano nel punto di raccolta al vicino Ateneo San Basso. «Sappiamo che Venezia e ancor più Piazza San Marco sono considerati un obiettivo sensibile dal punto di vista terroristico» spiega il primo procuratore di San Marco «e non appena viene lasciata abbandonata una valigia o una borsa nell’area marciana, scatta infatti immediatamente l’allarme, perché non ci si può permettere di trascurare nulla. Per questo siamo un po’preoccupati anche per il deposito degli zaini dei turisti che consentiamo negli spazi messi a disposizione nell’Ateneo San Basso, adiacente alla Basilica, per l’impossibilità di un controllo capillare».
Un nuovo piano per la sicurezza della Basilica.
Di qui ora l’iniziativa di redigere un nuovo piano per la sicurezza della Basilica, sospendendo anche la prevista installazione di tornelli. «Abbiamo chiesto al Politecnico di Torino, che ha un’esperienza specifica in questo campo», spiega Tesserin, «di predisporre in tempi brevi un nuovo piano per la sicurezza della Basilica, che ci servirà anche a capire quali sono i punti deboli e le misure più idonee da adottare. Per questo abbiamo deciso per il momento di soprassedere all’installazione dei tornelli che volevamo mettere anche all’ingresso della Basilica per capire se servano veramente e quali - ce ne sono di diversi tipi - o se ci siano altre misure più idonee per il controllo degli accessi. Stiamo comunque installando in Basilica anche la banda larga e questo ci consentirà di disporre di un sistema informatico più rapido e efficiente per sapere in ogni momento quante persone si trovano all’interno della chiesa».
Visitatori in aumento.
C’è da registrare inoltre un aumento dei visitatori della Basilica, in linea con l’aumento delle presenze turistiche a Venezia. «Per noi i mesi più “caldi” dal punto di vista delle presenze in Basilica» dichiara ancora Tesserin «sono maggio-giugno e settembre-ottobre, ma anche in questi mesi estivi registriamo indubbiamente un aumento rispetto allo scorso anno. Le file in Piazza riguardano chi entra gratuitamente in Basilica, mentre chi prenota la visita al Tesoro di San Marco o al Campanile, può godere dell’accesso agevolato».
Tetto agli accessi.
Le prescrizioni volute dalla Soprintendenza ammettono non più di 3. 000 persone al giorno in chiesa e cioè circa 300 all’ora, ripartite nell’arco di dieci ore d’apertura. I tornelli meccanici sono già stati sperimentati con successo per l’ingresso, in questo caso a pagamento, al campanile di San Marco.
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