Campane troppo rumorose, il vescovo le zittisce
CAVARZERE. «Non sentite più le campane suonare? Colpa delle denunce di un cittadino di Cavarzere». La guerra per le campane è diventata, ormai, anche una guerra mediatica. È stato, infatti, lo stesso arciprete di Cavarzere, don Achille De Benetti, a rendere pubblica una mail del vescovo, monsignor Adriano Tessarollo, che lo invita a “ridurre” le emissioni sonore.
«Consiglio di limitare l’uso delle campane alle occasioni liturgiche, cioè in prossimità delle celebrazioni» scrive il vescovo. E aggiunge: «sospenderei il suono dalle 20 alle 8», «regolerei il tempo di ogni suono per un minuto, un minuto e mezzo al massimo» e, infine, «eviterei troppi altri suoni, se ci fossero».
Un “decalogo”, in realtà, molto preciso che, nonostante il tono, certamente non perentorio, non sembra lasciare molti margini di manovra a don Achille. E, dunque, in omaggio ai propri doveri di obbedienza, l’arciprete ha deciso di mettere la sordina alle campane, non senza, però, spiegare ai fedeli la causa di questa decisione.
Se la mail del vescovo parla, infatti, di «circolare in materia di suono delle campane», ovvero di una comunicazione destinata a tutti i parroci, don Achille specifica ai fedeli che, all’origine, vi sono «ripetute proteste e denunce» di un cittadino. Il nome non viene fatto ma è universalmente noto che si tratta di Graziano Corazza, il musicologo, appassionato di rock che qualche mese fa (a febbraio) aveva anche lui giocato la carta mediatica, annunciando la presentazione di una denuncia contro il parroco per disturbo della quiete pubblica, riferito alla presunta invasività del suono delle campane.
Al momento non risultano atti d’indagine né sanzioni per questi suoni di religiosa osservanza, ma l’intervento del vescovo, sia pure “circolare”, sembra significativo.
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