Campane rumorose a Salzano, multa di 463 euro al parroco
SALZANO. La cifra: 463 euro. Tanto ha pagato don Paolo Cargnin, parroco di Salzano, per chiudere ogni pendenza con la giustizia a causa delle campane della sua chiesa troppo rumorose, troppo frequenti e invadenti.
Uno scampanio esagerato, che aveva esasperato un vicino: l’uomo, prima ha cercato di risolvere bonariamente la questione, rivolgendosi direttamente al sacerdote, ma poi - continuando quel continuo, prolungato, snervante rintoccar di campane, soprattutto la mattina presto, per l’invito alla prima messa - si era deciso a presentare querela.
Era l’ormai lontano 2013 e il vicino (con l’avvocato Lionello Azzarini) contestava a don Cargnin di aver superato i livelli sonori previsti dalla legge e di aver fatto durare il rumore troppo a lungo, tra l’altro non adeguandosi neppure alle prescrizioni impartite nel 2011 dalla delibera del vescovo di Treviso - sotto cui ricade la parrocchia di Salzano - e ai limiti imposti anche dal regolamento comunale di Salzano.
Il caso è così arrivato nei mesi scorsi davanti al giudice monocratico di Venezia. La difesa del sacerdote, rappresentata dagli avvocati Gian Paolo Cremaschi ed Enrico Fontana, nell’udienza di novembre ha avanzato richiesta di oblazione, che in casi specifici, permette di estinguere il reato con il pagamento di una multa, che permette così di trasformare l’illecito penale in illecito amministrativo.
Ieri, davanti alla giudice Sara Natto, si è chiusa la querelle, con il pagamento della multa da parte del sacerdote: 463 euro, appunto. Un’opportunità di risolvere la questione concessa perché la difesa ha depositato i dati fonometrici che dimostrano come ora le campane della chiesa di Salzano siamo tornate a rintocchi di “buon vicinato”. (r.d.r.)
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