Campanaro: «Salviamo il Forte San Felice»

CHIOGGIA. Un'interrogazione parlamentare per sollecitare il recupero del Forte di San Felice sfruttando le risorse stanziate per le opere di compensazione al Mose. L’ha presentata, su...

CHIOGGIA. Un'interrogazione parlamentare per sollecitare il recupero del Forte di San Felice sfruttando le risorse stanziate per le opere di compensazione al Mose.

L’ha presentata, su sollecitazione della candidato sindaco di Sinistra per Chioggia Letizia Campanaro, l’onorevole Giulio Marcon (Sel).

La Campanaro ha prodotto la bozza dell’interrogazione assieme al responsabile del comitato Forte San Felice, Erminio Boscolo Bibi, che negli ultimi anni si è battuto per chiedere in tutte le sedi il recupero di un bene storico che sta cadendo letteralmente a pezzi. L’interrogazione è stata accolta e a giorni dovrebbe approdare in aula per la risposta da parte dei ministri, Difesa, Infrastrutture, Beni culturali, coinvolti. Nel documento si ripercorre la storia del Forte e si indicano le possibili strade per arrivare al restauro e alla fruizione pubblica anche in chiave turistica. Il Forte è già compreso formalmente nel Piano delle misure di compensazione al Mose negli interventi classificati come “categoria 2”, quelli che, pur non direttamente riconducibili alle finalità di compensazione, hanno una spiccata valenza positiva sul miglioramento del sistema lagunare di habitat e specie. «Chiediamo», spiega la Campanaro, «che un luogo dalle altissime valenze storiche, culturali e ambientali sia restituito alla comunità locale e sia valorizzato in chiave turistica». (e.b.a.)

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