Campalto, l’odissea di due ultraottantenni per il park disabili: «Inascoltati»
Giacomo Bellato, 86 anni e la vicina di casa, Anna De Poli, anche lei 86, soli e invalidi, rimpalllati di ufficio in ufficio. Ora l’appello all’asserssore regionale Manuela Lanzarin

«Uffici comunali indifferenti nei confronti degli invalidi e delle persone con disabilità». A scrivere una lettera per rendere pubblica la propria situazione e lanciare un appello al sindaco, sono Giacomo Bellato, 86 anni e la vicina di casa, Anna De Poli, anche lei 86, entrambi soli ed entrambi invalidi. Risiedono al civico rispettivamente 28 e 26 di via Sabbadino, a Villaggio Laguna.
«Continuiamo a mandare documentazione per chiedere di poter avere uno stallo dedicato come da moltissime altre parti, ma veniamo rimpallati a vari uffici, il Comune dice che deve essere coinvolta l’Ater, a qualcuno risulta che la partita non riguardi l’azienda territoriale, sta di fatto che il posto non viene concesso e noi continuiamo a non riuscire a trovare parcheggio, con tutti i disagi del caso».
Il fatto di non avere un park è un problema davvero grave per entrambi. «Se piove non posso uscire di casa, non riesco ad avvicinarmi alla mia abitazione senza chiedere aiuto a qualcuno che mi porti le spese, mi dia una mano con deambulatori e stampelle».
Prosegue Bellato: «Ho vissuto tutti i passaggi di proprietà, ho la documentazione riguardante la strada, ma non ne riusciamo a uscirne. Chi ci rappresenta? Ho chiesto aiuto al presidente di Favaro. L’unico che si stava interessando, quando era ancora in carica, era l’ex assessore Renato Boraso».
Eppure il tempo passa, Bellato, già impegnato politicamente in Municipalità, non ringiovanisce. Continua: «Stiamo vivendo l'esperienza dell'indifferenza nei riguardi di persone anziane e disabili da parte di chi ricopre un ruolo istituzionale. Sono sconfortato e amareggiato che non si riesca a risolvere la situazione, che ha dell’incredibile».
L’anziano ex consigliere e delegato ha scritto all’assessore regionale Manuela Lanzarin, per chiedere una mano. «È una questione burocratica» dice «ma evidentemente schiaccia anche i diritti di chi vorrebbe solo riuscire ad essere indipendente per riuscire a vivere». —
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