Campalto, noleggia un camper e poi prova a venderlo in Germania
VENEZIA. Il 29 luglio scorso avrebbe dovuto restituire il camper entro le ore 10 alla ditta di noleggio di Campalto dove era stato prelevato, ma non si è presentato. Nulla nemmeno i giorni successivi. Così, qualche tempo dopo, il titolare della ditta, che attendeva il rientro per poterlo rinoleggiare e ricavarne così l’utilità d’impresa, ha deciso di presentarsi al commissariato di Marghera per sporgere denuncia di appropriazione indebita, fornendo tutti i dati necessari per individuare mezzo e responsabile del reato. Il medesimo titolare ha anche riferito di aver provato a cercare il contraente a casa, presso l’indirizzo fornito nel contratto e indicato sul documento di identità, ricavando da un vicino l’informazione che il signore non abiterebbe più lì (in località Preganziol - Treviso) da tempo.
Nei giorni successivi la denuncia, tuttavia, non si è ottenuto alcun riscontro circa il rintraccio, anche perché il passaggio del particolare mezzo non era stato registrato lungo un eventuale passaggio in autostrada o presso una area di sosta. Anche eventuali soste in aree non consentite, problema che spesso si trovano ad affrontate i camperisti che non conoscono bene il territorio dove si stanno muovendo, non erano state riscontrate. Considerati i precedenti di polizia per reati contro il patrimonio dell’uomo, 37enne di origini veneziane che ha sottoscritto il contratto di noleggio, il settore Anticrimine ha così attivato i canali della collaborazione internazionale, permettendo così di estendere le ricerche a tutta Europa. E, infatti, poco dopo, la polizia tedesca ha intercettato il mezzo in questione nelle vicinanze della città di Ulm, condotto appunto dal veneziano. Con lui erano a bordo altre due persone.
La polizia tedesca ha arrestato il conducente sulla base della denuncia sporta al commissariato di Marghera, mentre, dagli accertamenti svolti dall’organo collaterale, è emerso che il 37enne veneziano, trovato in possesso anche di una carta d’identità non sua, era in procinto di vendere il camper a un potenziale acquirente. Probabilmente spacciandosi per un legale rappresentante della ditta proprietaria del camper. La segnalazione proveniente da Marghera ha permesso così alla polizia tedesca anche di appurare che lo stesso soggetto si era particolarmente evidenziato in Germania per numerose vendite di veicoli, in relazione a cui sarà sottoposto ad accertamenti da quella autorità. Per ottenere il proprio rilascio, il trentasettenne ha dovuto versare una cauzione di più di tremila euro per le spese di giustizia e per il deposito del mezzo sequestrato, il quale sarà restituito al denunciante. Ma quando tornerà in Italia dovrà regolare i conti anche con la Giustizia italiana, competente territorialmente per l’ipotesi di reato di appropriazione indebita commessa ai danni dell’esercente di Campalto.
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