«Camionabile sì, scolmatore no»
Vanni (Pd): «Solo se servirà a liberare dai camion la Brentana»
MIRA.
«Diremo sì alla camionabile dell'idrovia, a patto che risolva i problemi posti dai Comuni con una spesa aggiuntiva stimata in 110 milioni di euro che dovrà essere a carico dei proponenti, ma diremo no al canale scolmatore, un'assurdità che rischia di avere gravi conseguenze per la laguna di Venezia». Valter Vanni, l'uomo delle infrastrutture del Pd, detta la linea del partito.
Il "grande vecchio" del Pd veneziano, già tra i protagonisti dell'accordo per il Passante di Mestre, cerca di raddrizzare il timone di un partito che, in Riviera del Brenta, fatica a parlare chiaro e con una voce sola. Vanni lo fa in vista della commissione urbanistica della Provincia che si riunirà per discutere del futuro della strada, non martedì, come ipotizzato in un primo momento, ma forse lunedì 25.
La Lega vorrebbe stralciare la strada dal piano urbanistico provinciale. «La Lega - accusa Vanni - è prigioniera di mille localismi che ne dimostrano l'incapacità a governare». «Il Pd ha esaminato la questione e ha deciso di presentare un documento, in fase di stesura, - aggiunge Vanni - nel quale diremo che la camionabile serve solo se permette di liberare la Brentana dai camion. Per questo dovranno essere risolti i nodi di Vigonovo, Paluello, il raccordo con Dolo, la messa in sicurezza della Romea a Mira. Solo così i comuni potranno trarne dei benefici. E' la condizione sine qua non. Sono interventi che costano tra 100-110 milioni di euro e di cui il proponente, la società Grap, deve farsi carico».
Altra questione riguarda il canale scolmatore. «Non c'è n'è bisogno», sbotta a sorpresa Vanni. «E' impensabile - accusa - pensare di scaricare l'onda di piena del Brenta in laguna, chi lo pensa se lo deve togliere dalla testa, perché metterebbe a rischio l'equilibrio della laguna. Né canale scolmatore, né idrovia, impensabile su un percorso di appena 18 chilometri». Terzo punto del documento riguarderà la richiesta di rispetto degli impegni per l'arretramento della barriera di Villabona a Roncoduro. «Con relativa quarta corsia tra Padova e Venezia per non creare tappi».
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