Camion tritacarta miglior idea imprenditoriale

Il premio della Camera di Commercio va ai fratelli Boldrin. Il servizio a domicilio riesce a distruggere due tonnellate in un’ora

MIRANO. Un camion blu in grado di triturare oltre 2 tonnellate di carta in un’ora. È sufficiente una chiamata, e il camion arriva direttamente in azienda per smaltire carte e documenti in eccesso. L’idea è dei fratelli Marco e Giacomo Boldrin, miranesi doc, e domenica gli è valsa il premio come miglior idea imprenditoriale e di sviluppo alla seconda edizione della “Premiazione del lavoro, del Progresso economico e dell’Innovazione” indetto dalla Camera di Commercio di Venezia e Rovigo. I due fratelli erano in concorso nella categoria “Nuova Imprenditoria”.

Sono entrambi molto giovani: Giacomo ha 32 anni, Marco 33. «Abbiamo una formazione economica in consulenza di direzione aziendale» spiega Giacomo Boldrin, «Lavoriamo nello studio insieme a nostro papà che è un commercialista. Essendo in ufficio siamo sommersi dalle carte. Qualche anno fa ci siamo informati se ci fosse un servizio per smaltire i documenti che garantisse sicurezza, tutela della privacy e costi sostenibili. Non abbiamo trovato nulla e così ci è venuta l’idea di creare questa attività».

Due anni fa, i fratelli Boldrin hanno quindi fondato la Secure Repaper, una start up che si occupa appunto della distruzione di documenti e archivi cartacei. «Un aspetto innovativo è che siamo noi ad andare dalle aziende: offriamo un servizio a domicilio. Il cliente può quindi assistere all’operazione che viene svolta davanti al luogo di lavoro. Si può monitorare il processo di distruzione anche direttamente dal proprio ufficio attraverso un servizio di web-cam installato all’interno del camion».

La start up ha aderito al progetto Treedom, una piattaforma web che permette di piantare un albero a distanza e vederlo crescere online. Africa, America Latina, Asia e Italia sono i paesi che aderiscono a questa iniziativa. Ogni volta che un’azienda deciderà di distruggere il proprio archivio, riceverà in regalo un albero del progetto Treedom. —


 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia