Cameriere rubava in cassa sorpreso con 150 euro
Il titolare del ristorante Papadopoli, quello all’interno dell’albergo a due passi da piazzale Roma, sospettava che qualcuno del suo staff di sala rubasse dalla cassa, ma non credeva che alla fine la cifra fosse così elevata. Stando ai suoi accertamenti, nel corso degli ultimi mesi sarebbero spariti circa 18 mila euro. E i soldi sarebbero finiti nelle tasche di un cameriere che è stato allontanato e denunciato alla Procura della Repubblica, L. G., a occuparsi delle indagini per appropriazione indebita è il pubblico ministero Giovanni Zorzi. Le prove certe, almeno per ora, sarebbero state raccolte dagli agenti del Commissariato di San Marco e riguardano l’appropriazione di 150 euro, sparite dalla cassa il 5 ottobre scorso, l’ultimo giorno di lavoro al Papadopoli dell’indagato.
Da tempo aveva capito che qualcosa non andava, i soldi sparivano, qualche biglietto da 50 euro quasi ogni giorno, così giovedì scorso ha preparato una trappola dopo aver avvertito gli agenti del Commissariato veneziano. Ha fotocopiato, in serata, prima che il locale chiudesse e soprattutto senza che il personale in servizio se ne accorgesse, tutte le banconote che erano in cassa.
Andati via tutti si è accorto che ne mancavano tre da 50, 150 euro in tutto, e l’unico che poteva averle prese era il cameriere che già sospettava. Ha avvertito i poliziotti che lo hanno subito bloccato, ancor prima che arrivasse a casa sua, e in effetti addosso gli hanno trovato le banconote che corrispondevano a quelle che il titolare del locale aveva fotocopiato e che mancavano all’appello. Lo hanno anche sentito e avrebbe ammesso l’addebito. Gli hanno perquisito l’abitazione e hanno trovato altri soldi, a quel punto avrebbe anche ammesso di averlo fatto altre volte.
Il dipendente, ormai ex, non è stato arrestato anche se è stato colto in flagrante, aveva i soldi in tasca. Naturalmente, rimane indagato, intanto nel frattempo il responsabile del ristorante continua a controllare i conti, anche quelli del mesi passati. Ancora una cifra ufficiale non c’è, ma sarebbero almeno 18 mila gli euro che dovevano essersi e che, invece, sono spariti. Certo, senza prove non è possibile contestare quegli ammanchi al cameriere L. G., anche se qualche ammissione l’avrebbe fatta davanti agli agenti del Commissariato. Gli stessi che hanno consigliato al titolare del ristorante di fotocopiare le banconote in modo da avere la prova certa dell’ammanco e del fatto che erano state rubate.
In precedenza, erano stati valutati altri metodi per poter scoprire chi era il ladro e soprattutto per raccogliere le prove, ma erano state escluse, ad esempio le telecamere, perché senza il consenso dei lavoratori sono vietate dalle norme dello Statuto dei lavoratori.
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