Camere degli hotel a prezzi stracciati Solo 70-80 euro per un quattro stelle

Gara al ribasso per le stanze nei giorni infrasettimanali  Occupazione al 50% a causa di acqua alta e coronavirus
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 16.02.2020.- Carnevale. Rialto. Maschere.
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 16.02.2020.- Carnevale. Rialto. Maschere.

VENEZIA. Camere a prezzi stracciati. Poco meno di 40 euro per un hotel a due stelle, settanta-ottanta euro per un albergo a quattro stelle nei giorni infrasettimanali. Tariffe in picchiata e occupazione molto bassa tra un fine settimana e l’altro di Carnevale, ancora sotto l’effetto dell’acqua alta e, soprattutto, del coronavirus.

le prenotazioni

Le prenotazioni fino a venerdì languono, ferme a poco più del 50 per cento, e così, per attirare clienti, gli albergatori hanno abbassato i prezzi fino a i minimi termini pur di riempire la stanze. Costano come una pizza con cinema molte camere delle strutture ricettive a due stelle, mentre per un tre stelle a Dorsoduro, come l’hotel Belle Arti – secondo il portale booking. com – il prezzo medio per la notte di ieri è di 57 euro.

prezzi bassi

«I prezzi sono effettivamente molti bassi – spiega il direttore dell’Associazione veneziana albergatori, Claudio Scarpa – e durante la settimana l’occupazione è a un livello decisamente inferiore rispetto a quella degli anni scorsi».

Se il fine settimana con il volo dell’Angelo ha tenuto, con un’occupazione dell’85-90 per cento, la settimana clou di Carnevale si annuncia molto debole. Alberghi centralissimi come l’hotel Casanova (quattro stelle a pochi passi da Piazza San Marco) propone camere a 81 euro, mentre nel vicino hotel Cavalletto, quattro stelle in Bacino Orseolo, il prezzo della camera si ferma a 89 euro euro.

Ma il prezzo medio può scendere ancora, in una gara al ribasso dalla quale sembrano salvarsi solo gli alberghi di lusso.

La situazione migliora, invece, in vista del fine settimana, con sabato grasso e il Volo dell’aquila di domenica in Piazza San Marco. Secondo le previsioni, l’occupazione potrebbe superare il 90 per cento, complice anche il meteo che sembra destinato a garantire sole e temperature quasi primaverili tra venerdì e domenica.

il contagio

La paura del contagio del virus cinese pesa come una cappa sulla festa, con la conseguente cancellazione non solo di prenotazioni (iniziata, per la verità già a novembre a seguito dell’acqua alta) ma anche di feste e balli, difficilmente realizzabili con la presenza di pochi ospiti per via dei costi altissimi degli allestimenti e dei costumi.

pubblicità negativa

I timori di frequentare luoghi affollati, la minor propensione a viaggiare, il blocco dei voli dalla Cina, la paura che sta paralizzando l’intero Oriente, si sono riversati anche sul Carnevale veneziano, sul quale già pesava la pioggia di disdette dopo la marea eccezionale del 12 novembre scorso.

Colpa (soprattutto) della pubblicità negativa fatta dalla stampa estera che all’indomani dell’acqua alta aveva descritto una città in ginocchio, con l’acqua letteralmente alla gola dove chi arrivava rischiava di annegare. —


 

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