Calzavara vuole la secessione
PIANIGA. Il Consiglio comunale di Pianiga ha votato a maggioranza, la richiesta alla Regione e al presidente della giunta, Luca Zaia, di indire un referendum per l’indipendenza del Veneto dall’Italia. L’ordine del giorno è stato approvato nei giorni scorsi a larga maggioranza dai gruppi di centrodestra e ha avuto il voto contrario di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.
A spiegare la presa di posizione del comune è il sindaco di Pianiga Massimo Calzavara (Pdl) che non si scompone nemmeno di fronte alle recente inchieste che hanno portato in carcere 24 secessionisti veneti. «La decisione di chiedere il referendum», spiega Calzavara, « anche dopo il blitz contro i secessionisti resta comune valida. I reati vanno condannati, ma il sentimento di autodeterminazione dei popoli e la richiesta di maggiore autonomia della nostra Regione non può essere negato se la gente la volesse. Per questo come maggioranza abbiamo voluto che il Consiglio comunale si esprimesse e chiedesse a Zaia di indire questa consultazione su base regionale. Vogliamo che ad esprimersi siano i residenti del Veneto». Il Comune di Pianiga è il primo in Riviera del Brenta a compiere ufficialmente questo passo. Nel vicino Miranese lo aveva già fatto Santa Maria di Sala. «Speriamo che al nostro esempio», dice Calzavara, «se ne aggiungano altri e che il referendum in breve tempo si possa tenere».
Non la pensa così la capogruppo del Partito Democratico, Jessica Pavan. «Questa scelta del sindaco», dice, «è un azzardo. Certo per il Veneto il problema di un riequilibrio fiscale, che porti a maggiori autonomia e a trattenere le risorse versate sul nostro territorio si impone. La scelta autonomista e secessionista però è sbagliata oltre che ad essere fortemente antistorica e anticostituzionale». (a.ab.)
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