Calzaturieri, contratto rinnovato

Stra. Aumento di 90 euro in tre anni e migliore welfare. Revocato lo sciopero di 8 ore del 5 maggio

STRA. Firmato l’accordo per il rinnovo del contratto calzaturiero e lo sciopero che era stato indetto per il 5 maggio è stato revocato. «L’aumento complessivo nel triennio», spiegano il segretario provinciale della Femca Cisl, Massimo Meneghetti e Michele Pettenò della Filctem Cgil dellA riviera e Miranese, «sarà di 90 euro: 70 euro sui minimi salariali, 12 euro sulla sanità integrativa, 8 euro in più per la previdenza complementare. Per tutte quelle imprese che ancora non esercitano la contrattazione di secondo livello, viene riconosciuto un elemento di garanzia retributiva: 200 euro dal 2017; 250 euro dal 2018; 300 euro dal 2019».

Il distretto della calzatura della Riviera è una importante realtà industriale e artigianale per la produzione di calzature di alta qualità con un fatturato annuo di 1,88 miliardi di euro.

«Anche in questo contratto», spiegano in un comunicato congiunto Cgil, Cisl e Uil, «abbiamo superato numerose difficoltà, soprattutto in tema di salario, trovando una soluzione condivisa tra le parti e ripristinando quel clima di buone relazioni industriali solido e partecipativo che ha contraddistinto il settore in tutti questi anni. L’impegno sottoscritto per un protocollo sulla legalità è un segnale importante e qualificante perché testimonia una convergenza tra associazioni imprenditoriali e sindacati non solo di interessi ma anche di principì. Ora il reddito di migliaia di lavoratrici e lavoratori delle calzature e il loro welfare contrattuale è salvaguardato, dopo anni di crisi che lo aveva falcidiato». Fra le altre cose la flessibilità dell’orario di lavoro è portata da 96 a 104 ore. I contratti a termine hanno un tetto del 30% (somministrazione 10%) Part - time fino al 12% ove non vi siano problemi di carattere organizzativo e di infungibilità delle mansioni. C’è po, assicurano i sindacati, l’impegno comune di intervenire a livello ministeriale per far fronte al problema della ciclicità in caso di richiesta di cassa integrazione. «Si tratta di un intesa importante che in Riviera del Brenta interesserà nello specifico contrattuale circa 4500 addetti di circa 400 imprese. Un intesa che conferma l’importanza della contrattazione a tutela dei diritti e del salario dei lavoratori. Ora la parola passerà alle assemblee dei lavoratori che dovranno approvare l’intesa raggiunta.

Alessandro Abbadir

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