Calendario della "Nuova" 2018, emozioni in foto

La provincia raccontata in uno scatto dai nostri lettori: passione e bellezza, mese dopo mese, nel concorso "Oltre Venezia"
Foto Agenzia Candussi/ Carrai/ Mestre, Hotel Bologna/ Premazione dei vincitori del concorso fotografico "Oltre Venezia" per il calendario 2018 della Nuova Venezia - nella foto: Gianni Mazzon
Foto Agenzia Candussi/ Carrai/ Mestre, Hotel Bologna/ Premazione dei vincitori del concorso fotografico "Oltre Venezia" per il calendario 2018 della Nuova Venezia - nella foto: Gianni Mazzon

Oltre Venezia: le Serenissime immagini del nostro concorso fotografico

MESTRE. Vista dal cielo con l’occhio di un drone, al tramonto, avvolta in una rete di luci arancioni, Porto Marghera che si affaccia sulla laguna ha un fascino suggestivo e unico.

È con questa foto che il mestrino Alvise Bagagiolo si è aggiudicato la copertina, il mese di gennaio e, soprattutto, la vittoria del concorso fotografico “Oltre Venezia”, lanciato da “La Nuova di Venezia e Mestre” tra i propri lettori per scegliere i dodici scatti del Calendario 2018 del giornale. Obiettivo puntato sulle molte sfaccettature, le bellezze della natura, le architetture, le arti e i mestieri della provincia di Venezia.

Quello di ieri è stato un pomeriggio di festa, all’hotel Bologna, per la premiazione dei 12 vincitori del concorso, scelti dai giornalisti de “La Nuova” tra i quasi cinquecento scatti giunti in redazione. E dietro ad ogni immagine catturata dall’obiettivo, la grande passione di chi lo ha immortalato: mai scatti casuali o fortunati, ma amore (e anche conoscenza) per la fotografia.

«Io ho scoperto di amare da sempre la visione dal cielo: la terra acquista una bellezza inaspettata», racconta con entusiasmo Alvise Bagagiolo, di Favaro, psicologo di professione (con la moglie gestisce una cooperativa sociale per l’assistenza a persone con disabilità), un amore spassionato per le foto realizzate con il drone, al punto da amministrare una pagina Facebook con 1800 iscritti, Drone House Cafè: «Ho il patentino Enac, ente nazionale per il volo: questa è una foto che ho fatto all’imbrunire, sulla verticale di Favaro». Per lui il primo premio: un weekend per due persone (con cena e Spa) all’hotel wellness Terme Preistoriche di Montegrotto.

Mese di febbraio e secondo posto per Gianni Mazzon e il suo pescatore di vongole, in un tramonto infuocato sulla spiaggia di Jesolo: «Con mia moglie, amiamo fare passeggiate lungo il mare», racconta, «quando vedo che la luce promette un bel tramonto, prendo la macchina fotografica, ma mi piace sempre cogliere la presenza dell’uomo dentro al paesaggio».

Per lui l’intera collezione del “Master di fotografia” della National Geographic. Come pure per il terzo classificato, Danilo Comisso e il suo calar del sole con tutte le sfumature del rosa e l’azzurro tra le dune e il faro alla foce del Tagliamento, che illumina il mese di ottobre: «Ho fatto questa foto tre giorni prima di leggere del concorso».


«Abbiamo per una volta volutamente escluso Venezia, perché avrebbe rischiato con il suo grande richiamo, di monopolizzare tutta la rassegna», ha spiegato lo spirito di “Oltre Venezia” il condirettore de La Nuova, Paolo Cagnan, «e invece, con il nostro Calendario 2018, volevamo raccontare il territorio in tutte le sue sfumature, in una sorta di collage dei molti aspetti della provincia, che chi ha partecipato ha saputo vedere oltre ogni immaginazione. Con una costante diffusa: il richiamo dell’acqua». In sala, anche Roberto Zanella, direttore della filiale di Mestre della concessionaria di pubblicità Manzoni.

Tutti e dodici i partecipanti, hanno ricevuto una stampa personalizzata della loro foto, il dizionario “Italiano-Veneto” e, naturalmente, il Calendario 2018 de La Nuova realizzato con le loro foto.

Così il mese di marzo è uno scatto aereo di Elias Sera, perfettamente geometrico di un casone con la sua rete da pesca sul Sile. Il ramo di un albero in fiore, con sullo sfondo la chiesa di Oriago, il mese di aprile di Federico Bevilacqua: «Sono appassionato da sempre di fotografia: la prima macchina l’ho avuta a quattro anni», racconta il 24enne.

Adriano Roma ha immortalato Mestre nella perfetta simmetria di via Poerio che si specchia nel Marzenego: suo il mese di maggio.

Un cavallo bianco in riva all’Adige il giugno di Giulia Corradini, veneziana, che di mestiere di occupa di foreste e bonifiche. Un gabbiano che dispiega le ali, quasi abbracciando Chioggia sullo sfondo il mese di luglio di Erica Callegaro: «Sono di Vigonovo ma ho una passione per Chioggia, dove ho studiato Biologia e preso il brevetto da sub. Stavo per fotografare un’amica, quando ho visto il gabbiano e ho aspettato che si mettesse in “posa”».

Merlettaie che lavorano il tombolo e fanno “Quattro ciacoe” con i mariti in un colorato campiello di Burano d’agosto: «Sono tornato per chiedere la liberatoria per la foto», racconta Claudio Vianello, «e mi hanno fatto una gran festa, offerto caffé e bussolai. Una meraviglia».

Un casolare abbandonato racconta con poesia l’inesorabile scorrere del tempo, nel tramonto rosa sulla laguna di Lio Piccolo del mese di settembre di Gianluca Simonella.

A novembre, la bellezza della palladiana Villa Foscari “La Malcontenta” nella foto a pelo d’acqua di Giovanni Ghezzo, grande appassionato di fotografia e voga alla veneta: «La barca mi permette di avere prospettive “dal basso” e scoprire posti unici».

Infine, dicembre, bianco nel ghiaccio che abbraccia la laguna, nello scatto dell’architetto Renzo Bonan.

Foto più “cliccata” (946 “Mi piace”) il tramonto infuocato sulle Mesole di Lio Piccolo, scattato da Sara Tonon: «Paesaggio assurdo e stupendo».

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