Caldo torrido, ozono alle stelle e malori a Venezia: ma arrivano i primi temporali
VENEZIA. Malori sì, caldo tanto, acqua che va a ruba dagli scaffali, la temperatura che sale e gli integratori salini che si vendono come le caramelle. Chi può cerca refrigerio: per esempio alle fontane del Parco Bissuola. Mercoledì la qualità dell’aria era pessima. Il Servizio Osservatorio Aria dell'Arpav ha reso noto che il valore massimo di ozono, registrato nella centralina del Parco Albanese, è stato di 187 µg/m³. La soglia di rischio per la salute è a quota 180.
L’anticiclone africano Nerone subirà un break temporalesco che porterà qualche refrigerio. Il Comune attraverso la Protezione civile continua a mantenere alta l’attenzione sulle ondate di calore e lancia un allarme meteo anche per rovesci e temporali che da ieri pomeriggio sono annunciati su tutto il Veneto. Temporali che in teoria interesseranno il Veneto fino alle prime ore di domani. Si annunciano fenomeni intensi. Fino a martedì nessuno aveva mai previsto questa perturbazione. Comunque il disagio da caldo continua, come dire che la pioggia annunciata non rinfresca.
La Protezione civile, sulla base dei dati rilevati dall’Arpav – Centro meteorologico di Teolo, spiega che da oggi ci sarà un moderato aumento dell’instabilità, con temperature massime in lieve o contenuto calo. Questo potrà favorire una leggera diminuzione del disagio fisico che, tuttavia, resterà ancora intenso in gran parte della nostra provincia.Insomma sperare che la cappa di afa e umidità sparisca dopo i temporali sarà una mera illusione. Sempre la Protezione civile sottolinea che la qualità dell’aria potrà divenire buona/discreta su tutte le zone grazie ai rovesci. Ma fino a ieri era tutt’altro che buona: superata al soglia limite dell’ozono. E questo ha inciso sul motivo che ha portato diversi anziani a ricorrere alle cure dei pronto soccorso per difficoltà respiratorie. La gran parte di loro, comunque, ha problemi cardiaci.
Nonostante l’effetto accumulo dello stress fisico da caldo, non si sono registrati al momento casi di pazienti in gravi condizioni attribuibili a caldo torrido e afa. Anche l’illusione temporalesca durerà poco. Infatti domani e sabato il ritorno dell’alta pressione africana sarà inizialmente accompagnato dall’arrivo di aria un po’ più secca e da un lieve o contenuto aumento delle temperature massime. Il livello di disagio si manterrà quindi intenso su tutta la provincia. La qualità dell’aria rimarrà ancora discreta. Anche ieri il Suem, comunica l’Usl 3, non ha eseguito interventi per soccorrere persone colpite da malore in seguito al caldo. Diverse persone anziane, invece, si sono presentate al Pronto Soccorso per problemi legati alle temperature alte.
Sul fronte dei consumi da segnalare un consistente aumento di quello di energia elettrica (per uso di condizionatori) e dell’acquisto di acqua minerale nei supermercati. I consigli sono sempre gli stessi: non uscire nelle ore calde, bere molta acqua, consumare pasti leggeri e frutta, ridurre l’attività fisica, preferire i deumidificatori ai condizionatori, oscurare le finestre e ventilare i locali nelle ore mattutine e serali, fare bagni e docce più frequenti, indossare abiti leggeri, di colore chiaro e non sintetici, coprire il capo. —
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