Caldo e malori, centinaia di casi

Una quindicina i ricoveri. Sotto pressione i punti di soccorso sul litorale

BIBIONE. Continua l’allarme climatico anche nella giornata di oggi dopo due giorni letteralmente di fuoco sulle spiagge e nell’entroterra. Si conferma una media di una quindicina di casi al giorno, vittime di colpi di sole o colpi di calore.

Ieri sulle spiagge ci sono state decine di malori, fortunatamente non gravi e dovuti a colpi di sole. Il bollettino della Regione parla di allarme almeno fino alla giornata di oggi, dopo quelle di sabato e domenica. Poi si vedrà. I soggetti più deboli sono anziani e bambini che poi vengono visitati tra i reparti di pronto soccorso e i punti di soccorso sulle spiagge. La media di 15 casi al giorno riguarda solo quelli più gravi che necessitano di visite e ricoveri, poi ci sono centinaia di malori più leggeri che non richiedono visite nei presidi ospedalieri, dagli svenimenti a forti emicranie, debolezza cronica e quant’altro.

Il direttore generale dell’Asl 10, dottor Carlo Bramezza, ha prontamente diramato l’allarme a tutte le strutture sanitarie, nei presidi ospedalieri del Veneto Orientale come i punti di soccorso sulle spiagge.

Intanto il direttore dell’Asl 10 Bramezza ha confermato che l’attività chirurgica è garantita per tutta l’estate negli ospedali di San Donà e Portogruaro. Il direttore è intervenuto a seguito di alcune segnalazioni da parte di utenti preoccupati a seguito della chiusura delle sale operatorie dell’ospedale di Latisana. «Se alcune strutture ospedaliere oltreconfine», dice Bramezza, «interromperanno l’attività chirurgica ad agosto, impiegando medici “a chiamata” per garantire eventuali interventi urgenti, negli ospedali dell’Asl 10 le sale operatorie saranno attive per tutta l’estate». Centrale anche la questione turistica a fronte della grande mole di turisti presenti. «Gli utenti», conclude Bramezza, «possono stare tranquilli: negli ospedali di questa Azienda non succederà nulla di tutto ciò.

L’Asl10 da sempre si contraddistingue per la propria vocazione turistica; pertanto per tutta l’estate l’attività chirurgica continuerà al fine di garantire sia gli interventi in elezione, e con essi congrue liste d’attesa, sia le emergenze ed urgenze che provengono dal litorale».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia