Calcolata la vera rotta del meteorite luminoso

L’astronomo Enrico Stomeo spiega per dov’è veramente passato il “super bolide” che ha illuminato il cielo martedì 3 settembre.Con buona pace di chi l’ha visto cadere nell’orto

LIDO. C’è il chioggiotto che l’ha visto sopra casa, il trevigiano che ha chiamato i pompieri perché convinto che gli fosse caduto nell’orto. Chi ha giurato di aver visto un frammento sopra Veternigo. Beh, i nonni l’avrebbero liquidata con un: «Bevi di meno e dormi di più», perché il superbolide che il 3 settembre ha illuminato il cielo del Nordest aveva una traiettoria che non ha toccato il Veneto, ma l’ha solo lambito. Il sistema incrociato delle videocamere spaziali di sorveglianza ha infatti permesso a un astronomo veneziano di calcolare l’esatta traiettoria del bolide.

Enrico Stomeo, che assieme a Maurizio Eltri è uno dei maggiori studiosi veneti di meteore, con una serie di calcoli da fare paura, ha infatti riunito le traiettorie desunte dalle immagini registrate da quattro videocamere posizionate in Veneto (Scorzè e Asiago) e all’estero (Slovenia) e ha stabilito senza ombra di dubbio che la meravigliosa scia luminosa che ha emozionato la nostra provincia è entrata nell’atmosfera sopra l’Austria, attraversando il Friuli da Nordovest a Sudest e perdendosi quindi nel Mare Adriatico. I calcoli e le mappe del "viaggio" del meteoroide sono stati pubblicati sul sito dell'Unione astrofili italiani.

Il meteoroide, cioè il corpo celeste che ha generato l’effetto di ionizzazione dell’aria  e quindi provocato la scia luminosi in cielo (meteora) si è certamente spezzato in più parti, ma al massimo i frammenti sarebbero potuti cadere nella laguna di Marano o in mare.

«Dopo un volo di quasi 5 secondi», spiega Stomeo in una nota all’Unione astrofili italiani, «la meteora ha mostrato una prima grossa esplosione, che ha illuminato a giorno il cielo, seguita da altre minori in sequenza e dalla frammentazione del corpo. Alcuni testimoni soprattutto in Veneto hanno riferito di aver udito rumori (tipo boati) dopo il passaggio del bolide. Nelle immagini, riprese da una delle videocamere della rete di sorveglianza Uai sono mostrate la prima parte della meteora fino al momento della prima esplosione e il momento del grosso flash, che ha illuminato a giorno tutto il cielo».

«Per ora sono disponibili, oltre ad alcune segnalazioni e testimonianze generiche, alcune osservazioni visuali e immagini fotografiche e video, con cui è stato possibile ricostruire in maniera preliminare quale è stato il reale percorso atmosferico del moteoroide», spiega ancora Stomeo, «Il meteoroide, che ha originato il super bolide, è entrato in atmosfera da circa nord-nord-ovest con una velocità intorno ai 24 km/sec. Combinando i dati per ora disponibili risulta che la meteora, proveniente da un radiante non conoscuto nella zona del Dragone, si è resa visibile a circa 110 km di altezza sui cieli del Friuli, poco a nord-est di Maniago (PN), ed è terminata, dopo esser passata sopra la laguna di Marano, a circa 42 km di altezza sui cieli del golfo di Trieste nell'alto Adriatico».

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