Calcio Teglio nel mirino, quarta spaccata in sei mesi

Il presidente: «Danni per migliaia di euro, avevamo appena cambiato le porte». Il sindaco: «Spero che i responsabili non restino impuniti: servono pene certe»

Rosario Padovano
Le porte completamente fuori uso
Le porte completamente fuori uso

Quarta intrusione in sei mesi nei locali della società di calcio Teglio Veneto: giocatori e staff tecnico sono esasperati, così come i dirigenti. I malviventi stavolta spaccano tutto ma non portano via praticamente nulla.

È stata presentata una denuncia ai carabinieri della compagnia di Portogruaro, i cui militari già stanno indagando sui primi colpi.

Affranto il presidente del Teglio Veneto, formazione delle categorie dilettantistiche, Andrea Tamai, già sindaco della località. «Non sappiamo più cosa dire, questa nuova incursione ci amareggia».

Rabbia è stata espressa dal sindaco, Oscar Cicuto. «Davvero non ci si ferma più di fronte a nulla».

Indagini serrate in corso. per prima cosa è difficile capire se si sia trattato di un tentativo di furto. L’intrusione è stata scoperta martedì 28 gennaio, ma potrebbe risalire a lunedì pomeriggio, dopo le 13. Infatti i locali non erano in uso nel primo giorno della settimana. Resta da capire se i ladri vandali lo sapessero o meno.

Perché finora, nei tre precedenti, si pensava che a operare fosse stato qualcuno vicino alla società, o che conoscesse le abitudini dei tesserati. I banditi armati di arnesi da scasso hanno distrutto tutte le porte chiuse a chiave della struttura: quella che dà sulla cucina, quella che invece collega il corridoio alla cambusa, e quelle collocate in prossimità di due altre due stanze. A un controllo approfondito niente risulta mancante.

I locali poi non sono sembrati così in disordine come accade solitamente dopo un raid di ladri.

Il presidente del Teglio Veneto Andrea Tamai lamenta danni per migliaia e migliaia di euro. «Certamente dovremo cambiare tutte le porte. Le avevamo cambiate dopo i furti precedenti» spiega ancora l’ex primo cittadino «i colpi precedenti per noi erano state delle dure lezioni. Da quella volta abbiamo ridotto al minimo le confezioni di cibo nella struttura. L’ennesimo raid è un affronto a chi, con passione, si dedica alla squadra di calcio».

All’esterno ci sono telecamere funzionanti. Gli intrusi vandali potrebbero essere stati inquadrati.

Il sindaco attuale di Teglio, Oscar Cicuto, non le manda a dire: «La società Teglio Veneto è stata presa di mira da personaggi che nulla hanno a che vedere col mondo dello sport e con il paese. Dopo il quarto raid siamo molto arrabbiati, perché nessuno merita un trattamento simile. Spero vivamente che i responsabili di questo e dei primi colpi non restino impuniti. C’è bisogno di una pena certa».

Non sembrano esserci analogie con i colpi precedenti. Nel primo era stato rubato del cibo, nello stesso periodo in cui ignoti presero di mira lo stadio di Cinto Caomaggiore.

Le telecamere riuscirono a captare anche i dialoghi dei ladri, che parlavano con marcato accento siciliano.

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