Calciatore condannato per lesioni
MOGLIANO. Una testata in pieno volto all’avversario al termine della partita di calcio a 5 tra Veneta e Conscio finisce davanti al giudice di pace di Treviso. Mercoledì la sentenza: l’aggressore, C.D., all’epoca dei fatti trentatreenne portiere del Conscio, è stato condannato per lesioni personali.
Dovrà pagare 1.000 euro di multa e risarcire i danni, patrimoniali e non, subìti da Sebastiano Fidone, all’epoca 23 anni, calciatore della Veneta (la squadra di Mogliano) difeso dall’avvocato Giorgio Caldera del Foro di Venezia. È stata inoltre concessa una provvisionale provvisoriamente esecutiva di 5 mila euro a titolo di acconto in favore della vittima dell’aggressione, costituitasi parte civile. La quantificazione definitiva dei danni è rimessa al giudice civile.
I fatti risalgono al 2 aprile del 2011 alla palestra del liceo Berto a Mogliano. Il match in questione è Veneta-Conscio, squadre che al tempo militavano nel girone G del campionato di serie D. La Veneta aveva vinto per 5 a 3 sul Conscio. L’incontro era filato liscio fino al fischio finale.
Con la vittoria in tasca, la Veneta aveva iniziato già sul campo del Berto i festeggiamenti per il passaggio ai play-off. All’improvviso il portiere del Conscio aveva preso la rincorsa e si era scaraventato contro il calciatore della Veneta Sebastiano Fidone centrandolo con una testata in pieno volto. C.D. si era giustificato raccontando di aver reagito dopo che Fidone aveva tirato un pugno a un giocatore del Conscio.
Diversa la versione del calciatore della Veneta che aveva scorto un giocatore del Conscio prendere alle spalle un moglianese. Lui era intervenuto per dividere i due litiganti e subito dopo il portiere del Conscio gli aveva sferrato la testata. A tre anni dai fatti, martedì è arrivato il pronunciamento del Giudice di Pace trevigiano che ha dato ragione al giocatore della Veneta.
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