Calci e pugni tra fidanzati, due all’ospedale
SOTTOMARINA. L’otto gennaio scorso diceva di voler morire; qualche giorno fa, martedì pomeriggio, era invece decisissima a vivere o, almeno, a farla pagare al suo partner, con il quale ha avuto una lite, in pieno giorno, ai giardini pubblici, con ricovero finale al Pronto soccorso per entrambi. Un paradosso, questo, che potrebbe sembrare quasi divertente (humour nero, s’intende) se non celasse una tragedia familiare ancora irrisolta. Lei è una ragazza di origini sudamericane, ma di nazionalità italiana da molti anni; lui è il suo attuale compagno, italiano. Difficile indagare, nella loro storia, il numero e le ragioni delle loro liti, ma le ultime due (almeno le ultime di cui si abbia notizia) sono state davvero particolari e, soprattutto, pubbliche.
Martedì, verso le 13, nei pressi di piazzale Europa, i due se le davano di santa ragione. Tra i presenti qualcuno ha pensato ad un regolamento di conti tra stranieri e si è allontanato rapidamente. Altri hanno chiamato le forze dell’ordine, polizia e carabinieri, che hanno separato i contendenti e li hanno, poi, affidati alle cure dei sanitari. La sera dell’8 gennaio, invece, era stata lei a buttarsi in canale San Domenico, vicino al ponte girevole, gridando il suo desiderio di morire. Un comportamento, si sarebbe poi capito, legato a uno stato di alterazione e all’ennesimo litigio con il partner. Anche allora erano intervenute le forze dell’ordine, compresi i pompieri, e la ragazza era stata salvata da un poliziotto che l’aveva avvicinata, in barca, nella zona poco profonda in cui lei era immersa nell’acqua fino alla cintola. Le cure che, probabilmente, le erano state prestate in quel frangente, non sono servite, evidentemente, a risolvere i problemi di lei, o della coppia, comunque la si voglia vedere e il timore è che possa accadere di peggio.
Diego Degan
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