Calci e pugni agli agenti. Spacciatore violento arrestato alla Bissuola

Trovato con due etti e mezzo di droga, ha reagito all'arresto. Resterà in carcere
MESTRE. Pugni e calci agli agenti che lo avevano fermato con la droga. Ora uno spacciatore resterà in carcere in attesa del processo. È capitato ieri durante un'operazione congiunta tra il servizio sicurezza urbana della polizia locale e il reggimento lagunari “Serenissima”.
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L'uomo, un trentaduenne cittadino originario della Sierra Leone, senza fissa dimora, era stato notato da una pattuglia dell'Esercito nell'area del parco Albanese mentre parlava con un altro uomo in bicicletta nei pressi del cosiddetto “laghetto delle papere”. Mentre quest'ultimo, alla vista dei militari, fuggiva velocemente in sella alla sua bicicletta, il trentaduenne cercava di disfarsi di 7 involucri che nascondeva nel giubbotto.
 
La puttuglia dei militari, chiesto il supporto dei vigili urbani già presenti all’interno del parco, ha poi recuperato i sette involucri che contenevano 250 grammi di marijuana.
 
L'uomo ha reagito in maniera violenta, sferrando pugni e calci agli agenti, che l’hanno comunque ammanettato e identificato; a suo carico sono risultati due recenti precedenti specifici, una prima denuncia del luglio 2017 per detenzione di sostanze stupefacenti e resistenza e un'altra dell'ottobre 2017, sempre per spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L'uomo è stato quindi arrestato e trattenuto nella camera di sicurezza della polizia locale dove, nel corso della serata, ha iniziato a colpire con calci la porta blindata. Dopo aver staccato le telecamere di videosorveglianza strappandone i cavi è riuscito a scardinare uno degli oblò antisfondamento posti ai lati della porta e a sputare verso gli operatori all’esterno della camera di sicurezza.
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Anna Dori e Cinzia Degli Innocenti
 
Visto il carattere violento dell'uomo, il giudice ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere.

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