Calatrava condannato in Spagna per il crollo di un Palacongressi
VENEZIA. L’architetto spagnolo Santiago Calatrava, progettista del ponte della Costituzione a Venezia, è stato condannato dalla magistratura di Oviedo a una multa di 3,2 milioni di euro per il crollo delle gradinate del Palazzo dei congressi, progettato dall’archistar e danneggiato nell’agosto del 2006, senza causare danni a persone. La società di gestione del palazzo dell’esposizione e dei congressi di Oviedo, la «Jovellanos XXI», aveva chiesto un risarcimento di oltre 20 milioni, ma il giudice Pablo Martinez-Hombre ha ritenuto congrua una compensazione di 10,5 milioni; a questa somma ha detratto l’onorario che l’impresa avrebbe dovuto corrispondere all’architetto, stabilendo il risarcimento netto in 3,27 milioni. Un’altra parte dei danni era stata ripagata dall’assicurazione. In precedenza altre opere dell’archistar valenziana erano state oggetto di polemiche per crolli o problemi strutturali (soprattutto a Bilbao e Valencia).
Nell’occhio del ciclone anche il ponte della Costituzione, sul Canal Grande, inaugurato nel 2008, i cui costi lievitarono di oltre il doppio (da circa 4 milioni a 10) e non ancora completato nell’ovovia. Per il ponte veneziano - che collega piazzale Roma alla stazione di Santa Lucia - vi furono numerosi rilievi sulla tenuta della struttura, l’efficienza e i costi, tutti respinti da Calatrava. Tuttavia, proprio per i costi, l’architetto spagnolo e tre ingegneri (responsabili del procedimento o direttori dei lavori), sono stati citati in giudizio per il 13 novembre dalla Corte dei Conti. All’archistar, in particolare, viene chiesto un risarcimento di 1,078 milioni.
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