Calano le iscrizioni al nido, “Capitan Uncino” a rischio

«Calano le iscrizioni ai nidi e alle materne non va certo meglio». È la preoccupazione espressa dal presidente della Municipalità di Chirgnago e Zelarino, Gianluca Trabucco,alla luce dei dati finora...
Presentazione del libro di Chiara Valentini "Enrico Berlinguer" presso la Feltrinelli di Mestre con la presenza di Cuperlo e Trabucco - nella foto Gianluca Trabucco
Presentazione del libro di Chiara Valentini "Enrico Berlinguer" presso la Feltrinelli di Mestre con la presenza di Cuperlo e Trabucco - nella foto Gianluca Trabucco

«Calano le iscrizioni ai nidi e alle materne non va certo meglio». È la preoccupazione espressa dal presidente della Municipalità di Chirgnago e Zelarino, Gianluca Trabucco,alla luce dei dati finora in possesso dei suoi uffici e degli appelli che stanno arrivando dal territorio amministrato.

Oggi è infatti in calendario un incontro tra il presidente Trabucco e i gestori del nido privato Capitan Uncino di Zelarino. «Purtroppo la situazione non è delle più rosee e con la cooperativa Castello Magico affronteremo le criticità del loro nido», spiega Trabucco. «Il numero di iscritti è calato notevolmente, ma è una problematica comune anche al nido integrato di Trivignano, segnalata dallo stesso parroco. La sensazione è che le difficoltà economiche delle famiglie stiano mettendo a repentaglio i conti. C’è chi è costretto a tenere i figli a casa o a darli ai nonni per andare al lavoro, non potendo più permettersi la retta mensile da pagare o i buoni pasto per le materne. Anche all’Hakuna Matata di Chirignago la musica non cambia, perché su 60 posti disponibili al momento ci sono solo 40 bambini. E alla materna della Cipressina a fronte di 100 uscite nell’ultimo biennio, sono entrati solo 30 bambini lo scorso anno e 33 si sono iscritti al 22 febbraio scorso. Il saldo negativo è di 37 alunni».

E dal nido Capitan Uncino di via Scaramuzza, Ferruccio Bassan osserva: «Il rischio chiusura esiste, perché di 36 posti disponibili solo 14 sono occupati. In oltre dieci anni di attività è la prima volta che ci capita una situazione del genere. Anni fa avevamo addirittura la lista di attesa, ma la crisi influenza ormai tutto e la speranza è che si possano trovare delle collaborazioni con la Municipalità per riuscire a evitare un triste epilogo».

Simone Bianchi

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia