Caduto e morto nel Brenta «Vogliamo l’autopsia»

Lutto a Prozzolo. Il genero di Paolo Franceschin: «È l’unico modo per stabilire  se mio suocero ha perso la vita per un malore o per annegamento»  

CAMPONOGARA. «Vogliamo capire cosa è successo. Vogliamo capire perché mio suocero Paolo Franceschin è morto in questo modo». A dirlo è Massimo, il genero dell’uomo di 68 anni di Prozzolo di Camponogara, titolare di un negozio di ferramenta e precipitato il Primo Maggio dal ponte sul Brenta a Corte di Piove di Sacco. L’uomo, infatti, è morto non si sa se, per un malore o per la caduta stessa in acqua e quindi per annegamento. La famiglia, per decisione della moglie Neva e del medico condotto, ha deciso di chiedere l’autopsia che si farà all’ospedale di Piove di Sacco nei prossimi giorni su disposizione della magistratura padovana. Franceschin, insieme alla moglie, stava percorrendo in auto la provinciale 53 quando è stato colto da un improvviso malore mentre era al volante del mezzo. La coppia di coniugi si è fermata a bordo strada, lungo il Brenta sul ponte di Corte. Franceschin, che era alto1,95 centimetri, è sceso dal veicolo per prendere un po’ d’aria fresca. Forse colpito da conati di vomito o forse per un giramento di testa, l’uomo è volato giù dal ponte finendo nel fiume. La moglie, dopo, non lo ha più visto, era volato giù dal ponte per una quindicina di metri. I ragazzi che si trovavano sotto a ridosso dell’argine per una scampagnata, hanno poi raccontato ai carabinieri di avere visto il corpo inerme cadere in acqua come un sasso. Sul posto sono intervenuti, oltre ai carabinieri e ai sanitari del Suem 118, i sommozzatori dei vigili del fuoco, che hanno iniziato immediatamente a perlustrare il fondo del corso d’acqua.

Il corpo dell’uomo, ormai senza vita, è stato recuperato dopo 45 minuti. La moglie Neva, a causa dello shock per la terribile scena a cui ha assistito, è stata ricoverata in ospedale a Piove di Sacco e dimessa il giorno dopo. «Questa mattina», spiega il genero Massimo, « mia suocera Neva ha deciso, in accordo con il suo medico di base, di chiedere accertamenti specifici per chiarire le cause della sua morte. Vogliamo sapere insomma cosa è successo. In questi casi restare con il dubbio è angoscioso».

La salma è stata portata all’obitorio dell’ospedale Immacolata Concezione di Piove dove sarà fatta l’autopsia entro questa settimana.

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