Cade un pezzo di intonaco, paura al Sanudo

La «buona scuola» sembra andare a pezzi, almeno per molti studenti e molti insegnanti. Nell’ultima settimana dal soffitto dell’androne dell’Istituto professionale Sanudo in Campo San Stin, è caduto un pezzo di intonaco vicino a una ragazza. La studentessa stava prendendo una merendina dalla macchinetta posta all’ingresso e si è vista cadere lì vicino un pezzo di intonaco, poco più grande di una piastrella.
Considerando che il soffitto è alto, se fosse caduto addosso a qualcuno si sarebbe potuto fare male. In questo caso non ci sono stati feriti, ma tanta paura, soprattutto perché non si tratta del primo episodio. Un altro pezzo di intonaco era caduto pochi mesi fa, mentre invece sembra che a volte si sgretoli parte del soffitto sopra gli armadietti che gli alunni hanno in corridoio e che, da alcune crepe sui muri, scendano gocce di acqua in alcune classi quando piove.
Se a questo si aggiunge un inverno trascorso al freddo con temperature che a giorni hanno raggiunto i 13 gradi, si può ben dire che la «buona scuola» ha ancora molte falle che non dipendono né dai presidi, né dagli studenti. I finanziamenti non bastano per tutti e, in alcuni casi, si vedono gli effetti. Questo pomeriggio a Rialto e, nello stesso momento, in tutte le città d’Italia, genitori e insegnanti parteciperanno a un flash mob contro la cosiddetta «buona scuola» e il piano di assunzioni docenti che lascerà a casa moltissimi insegnanti che da anni sono precari. La manifestazione lampo prevede il raduno su quell’ora nella zona dell’Erbaria. In seguito è previsto un flash mob di pochi minuti che verrà messo in scena in ogni piazza o luogo centrale d’Italia. Non ci saranno sigle sindacali, né partiti politici. Sarà un unico grande coro che, con un gesto simbolico, mostrerà la propria indignazione e il desiderio di una «vera scuola».
Vera Mantengoli
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