Cade sulla macchia d’olio motociclista rimborsato
L’Anas è stata condannata a risarcire 10 mila euro di danni (più gli interessi e 3200 euro di spese legali) ad un motociclista che era scivolato su una macchia d’olio mentre percorreva la rotonda di San Giuliano, riportando lesioni all’anca e a una spalla.
Per la prima volta - accogliendo il ricorso del signor P.M. patrocinato dall’avvocato Giorgio Caldera - il Tribunale civile di Venezia ha sanzionato il mancato controllo dell’ente sulle strade di sua competenza: il discrimine per sancire la responsabilità per omesso controllo sta nel fatto che le strade si trovino all’interno del perimetro del centro abitato e, quindi, siano per questo facilmente controllabili (come da sentenza della Cassazione 3651 e 15384 del 2006).
«Con particolare riferimento ai danni conseguenti ad omessa o insufficiente manutenzione di strade pubbliche», scrive la giudice Innocenza Vono nel motivare la sua decisione, «la giurisprudenza tradizionale riconduceva la responsabilità della pubblica amministrazione a quella da “insidia o trabocchetto” ex art. 2043 del codice civile, trattandosi di beni di uso generale e diretto da parte dei cittadini, la cui estensione rende praticamente impossibile l’esercizio di un continuo ed efficace controllo idoneo ad evitare l’insorgenza di situazione di pericolo per i terzi». Ma le cose sono cambiate. «La giurisprudenza più recente ha segnalato, con particolare riguardo al demanio stradale, la necessità che la custodia debba essere indagata non soltanto con riguardo all’estensione della strada», prosegue la giudice, «ma anche alle sue caratteristiche, alla posizione, alle dotazioni, ai sistemi di assistenza, agli strumenti che il progresso tecnologico appresta, in quanto acquistano rilievo condizionante anche delle aspettative degli utenti, rilevando anche - come figura sintomatica della possibilità del loro effettivo controllo - la circostanza che le strade si trovino all’interno del centro abitato».
Nel caso in questione, l’incidente risale al 5 novembre 2007, alle 6.45 di mattina, in via Orlanda: il motociclista non aveva potuto evitare la macchia oleosa al centro della rotonda ed era finito rovinosamente a terra. L’Anas si era difesa invocando l’impossibilità di controllo e il «caso fortuito», dovuto alla responsabilità di un terzo. Entrambe respinte dal giudice: «Qualora persista l’incertezza sull’individuazione della concreta causa del danno, pur essendo certo che essa derivi dalla cosa, la responsabilità rimane a carico del custode». Calcolato il danno biologico e non, il giudice ha liquidato a favore dello sfortunato motociclista 10.449,92 euro, più interessi.
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