Cade sui binari ferroviari Eni risarcisce 20 mila euro

Incidente nel 2011: motociclista a terra percorrendo via del Petroli nel punto attraversato dalle rotaie. Per l’azienda la manutenzione spettava al Comune
GIORNALISTA: Favarato.AGENZIA FOTO: Candussi.LUOGO: Via dei petroli, Marghera..DESCRIZIONE: Allagamento sulla strada in via dei petroli.
GIORNALISTA: Favarato.AGENZIA FOTO: Candussi.LUOGO: Via dei petroli, Marghera..DESCRIZIONE: Allagamento sulla strada in via dei petroli.

Binari ferroviari killer, cade in moto e riporta gravi lesioni: risarcito con 20 mila euro da Eni, custode dei binari.

I fatti risalgono a circa 5 anni anni, precisamente al 26 ottobre 2011: D.G., veneziano, 42 anni all’epoca dell'incidente, stava percorrendo via dei Petroli, a Marghera, in sella alla sua Bmw GS 800 quando, all’altezza del civico 23 dove la carreggiata è attraversata in diagonale dai binari ferroviari, era caduto a terra. La ruota anteriore della moto si era incastrata nell'avvallamento dell’asfalto lungo il margine del binario. Nessun cartello avvertiva i conducenti del pericolo per la strada deformata.

Abbastanza gravi le conseguenze della caduta per il motociclista: portato al Pronto soccorso dell’Angelo, gli erano stati diagnosticati un trauma cranico commotivo e la lussazione della spalla destra. Solo a seguito di un’ulteriore caduta di un motociclista nello stesso tratto il giorno successivo, Eni aveva dato mandato a una ditta di eliminare l’avvallamento, rendendo le rotaie perfettamente complanari al manto stradale.

La vittima dell’incidente si è rivolta all'avvocato Giorgio Caldera del Foro di Venezia e la vertenza giudiziaria è stata promossa a settembre 2013 davanti alla sezione civile del tribunale lagunare. Il legale ha avviato la causa contro la multinazionale chiedendo al giudice di accertare la responsabilità per l’accaduto, nonché la conseguente condanna al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali patiti dalla vittima. Eni si è costituita in giudizio sostenendo che l’onere della manutenzione del tratto di strada dove si era verificato l’incidente competeva al Comune di Venezia, chiedendo quindi il rigetto della domanda di risarcimento poiché, a suo dire, il motociclista non aveva prestato la dovuta attenzione nell’affrontare le rotaie e non aveva moderato la velocità in presenza dell’asfalto scivoloso per la pioggia che stava cadendo in quella giornata.

Alla fine, gli esiti delle prove testimoniali e della consulenza tecnica dell’ufficio medico-legale disposta dal magistrato per accertare l’entità delle lesioni riportate dal motociclista veneziano hanno convinto Eni ad intavolare una trattativa con l'avvocato Caldera a seguito della quale è stato perfezionato l'accordo transattivo: il motociclista vittima dell’incidente ha ottenuto oltre 20 mila euro senza dover attendere la conclusione della causa.

Rubina Bon

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