Cade in casa, sbatte la testa e muore
PORTOGRUARO. Giallo per il decesso di un uomo caduto in casa. Tragica scoperta nella mattinata di ieri alle 11 in viale Trieste 119 al condominio Caminetto, sulla palazzina E. È stato trovato morto in casa un uomo originario della vicina Fossalta. Si chiamava Fabio Zacchigna, aveva 42 anni, ed era conosciuto per essere stato fino a poco tempo fa un dipendente del centro commerciale Adriatico di via Prati Guori. È una morte da chiarire nei suoi aspetti. Non si riesce a stabilire ancora se si tratta di un decesso provocato da un incidente domestico o di una morte naturale. Di sicuro non è un suicidio. Ieri sera fonti mediche asserivano che nemmeno l’ipotesi di un coinvolgimento di terzi è da escludere. Fabio è sicuramente caduto per terra, sbattendo il capo sullo spigolo di un tavolo. Ha reagito alla caduta, cercando di sollevarsi, poi però è crollato definitivamente.
I carabinieri della stazione di Portogruaro e del Nucleo Operativo Radiomobile ieri pomeriggio hanno chiamato la Stazione Investigativa Scientifica, per ulteriori accertamenti. Gli uomini del Sis hanno compiuto un sopralluogo con il medico legale di Portogruaro, Antonello Cirnelli, che per due volte ha varcato la soglia dell’abitazione di Fabio, all’interno 14 del quarto piano.
L’autopsia, come disposto dal pm Gava che ha aperto un fascicolo sulla morte dell’uomo, verrà eseguita domattina alle 9 nell’ufficio di medicina legale ricavata presso la cella mortuaria dell’ospedale di Portogruaro, in via Friuli.
L’allarme agli operatori sanitari del Suem 118 di Portogruaro, lo hanno dato i genitori di Fabio: si tratta di Silvano Zacchigna, il padre, ex militare di carriera appartenente all’Esercito, e la madre, Biancangela Infanti, ex dipendente della ditta Zignago. Il padre e la madre di Fabio, che da ieri pomeriggio si sono chiusi nel loro dolore dopo aver stazionato per ore sotto la palazzina di viale Trieste 119 a Portogruaro, abitano in via Stucky, di fronte alla secolare quercia, in località Villanova Sant’Antonio, conosciuta anche come Villanova Vecchia. Con loro la sorella di Fabio, Erica che vive a Marcon.
Gli operatori sanitari si sono trovati, una volta in casa, il corpo ormai senza vita di Fabio, per terra in soggiorno. La scena si presentava piuttosto drammatica e incerta, per cui sono stati avvertiti i carabinieri di Portogruaro. Il sopralluogo è stato meticoloso e il medico legale Cirnelli ha compiuto gli accertamenti di rito. I dubbi però sono diversi. I militari hanno escluso categoricamente il suicidio. Zacchigna è sicuramente caduto sbattendo la testa. Ha tentato di rialzarsi, ma poi ha perso i sensi. Caduto per essere scivolato o caduto a seguito di un malore? Non si sa. Due le ipotesi che i carabinieri non scartano. L’altra ipotesi riguarda una caduta a seguito di un malessere improvviso. È stata la botta in testa a causare la morte o il malore accusato? E’ morto per la caduta e il conseguente trauma cranico, per un fatale infarto? I carabinieri si sentono di escludere il coinvolgimento di terzi; fonti mediche perciò sostengono che solo l’autopsia potrà chiarire tutto, anche su questo punto.
Rosario Padovano
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