Cade in bici sulle rotaie del tram, multata
Cade dalla bici attraversando via Ca' Rossa a causa delle rotaie del tram, la trasportano in ambulanza all'ospedale all'Angelo e viene multata per perdita del controllo del mezzo. È accaduto a Maria Elena Roson, mestrina, lo scorso 13 giugno. A denunciare il rischio e segnalare continue richieste di aiuto da parte di consumatori che hanno avuto incidenti più o meno gravi, è l’Adico, l’associazione dei consumatori. «La signora Roson era di ritorno da Carpenendo», spiegano, «e stava attraversando via Ca' Rossa all'altezza di via Tevere, dove abita: ha rallentato e controllato che non ci fossero mezzi in transito, quindi con prudenza ha iniziato ad attraversare via Ca' Rossa. La ruota anteriore ha superato la rotaia senza problemi, mentre la ruota posteriore è slittata, facendo cadere a terra la ciclista, che si è ferita al volto».
«Alcuni passanti molto gentili mi hanno soccorso e io ho chiamato mio figlio», racconta la signora. «Dal momento che perdevo molto sangue, ho voluto far venire un'ambulanza». «Una decina di minuti dopo, insieme all'ambulanza», chiariscono all’Adico, «sono giunti alcuni agenti della polizia municipale, che hanno fatto alcune domande alla donna, la quale nel frattempo si era seduta su una sedia messa a disposizione da un negoziante. Al Pronto soccorso la signora è stata medicata al viso per il distaccamento di un neo al di sotto dell'occhio e sottoposta agli accertamenti per le contusioni e le escoriazioni. Eseguita anche una tac alla testa».
Qualche giorno dopo, la sorpresa: alla signora è stata notificata a casa una multa da 58,20 euro per perdita di controllo del mezzo, ai sensi dell'articolo 141 del Codice della strada. A quel punto la donna e il figlio si sono rivolti ad Adico per chiedere assistenza sulle modalità di impugnazione della sanzione, ma hanno deciso di non procedere dato che il solo contributo unificato per il ricorso al Giudice di Pace sarebbe costato 37 euro, oltre ai circa 30 euro per avere copia del verbale di accertamento della municipale.
«Ogni settimana veniamo contattati da qualche ciclista inviperito che si è fatto male a Mestre a causa delle rotaie del tram, persone prudenti», racconta il presidente, Carlo Garofolini. «Il Comune, apponendo cartelli che segnalano l'insidia rappresentata dalle rotaie, di fatto si è blindato contro ogni tipo di ricorso o denuncia. Ma non dovrebbe prima pensare a tutelare la sicurezza dei suoi cittadini, prima dei propri interessi economici? Non dovrebbe pensare a realizzare passaggi ciclo-pedonali a raso e protetti che eliminerebbero il problema?».
«Troppo spesso vengono additati gli organi di polizia, un bersaglio con cui prendersela», commenta il comandante generale dei vigili, Marini. «È molto italiano protestare contro chi fa il suo lavoro e applica le leggi. Ce la prendiamo col controllore del treno perché il convoglio è in ritardo, ma bisognerebbe chiedere di cambiare le cose». Secondo Marini sarebbe più onesto ammettere che alcune norme sono inadeguate e affrontare nella sede corretta la materia, non indignarsi perché qualcuno le applica.
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