Cade in area e l'arbitro dà rigore. Ma lui rifiuta: "Sono inciampato da solo"

Applausi da tifosi e avversari per Gabriele Comin, centravanti veneziano in forza alla Vigontina. Il direttore di gara va a stringergli la mano.  "Lo rifarei mille volte, nella vita contano di più i valori personali". Poco dopo ha segnato una rete splendida

VENEZIA.  Cadi in area perché perdi l’equilibrio da solo ma l’arbitro fischia un rigore a tuo favore, tra lo stupore generale. Tu però scegli l’onestà, gli fai notare l’errore e il direttore di gara torna sui suoi passi, annullando la decisione. E le urla di protesta dei tifosi avversari si trasformano in applausi. In Eccellenza il personaggio della domenica è senza dubbio Gabriele Comin, veneziano, trentaduenne centravanti ora in forza alla Vigontina, squadra padovana che domenica ha rifilato un tondo 4-0 al  Real Martellago. Proprio Gabriele si è infatti reso protagonista di un esemplare gesto di fair-play. Non a pochi secondi dalla fine e a risultato già acquisito, ma poco prima di metà ripresa: quando i rossoblù erano solo sul 2-0 e i padroni di casa attaccavano in massa nel tentativo di riaprire la sfida.
 «Mi sono involato su una palla filtrante e appena dentro l’area ho perso l’equilibrio e sono caduto – racconta Gabriele, che la Vigontina ha ingaggiato in estate dai trevigiani dell’Union Pro – Ho sentito l’arbitro fischiare e, alzando la testa, l’ho visto indicare il dischetto. Per noi poteva essere un rigore importante perché il 3-0 avrebbe chiuso la gara con mezzora d’anticipo. Ma non era giusto e così, senza esitare, ho detto all’arbitro che non mi aveva toccato nessuno e che ero scivolato da solo». Il direttore di gara ringrazia il centravanti e annulla il provvedimento, tra gli applausi scroscianti del pubblico di casa. «Se tornassi indietro, lo rifarei mille volte – prosegue l’ex attaccante di Favaro, LiventinaGorghense, Sandonà e Laguna Venezia – Credo che nel calcio non conti solo vincere ma anche trasmettere certi valori che oggi purtroppo stanno scomparendo. L’arbitro mi ha fatto i complimenti e i tifosi del Martellago mi hanno battuto le mani. Queste sono le cose che non si dimenticano».
Il destino ci ha messo poco a ricompensare Gabriele, visto che una manciata di minuti dopo è stato proprio lui a segnare il 3-0 che ha messo in ghiaccio la quarta vittoria di fila della Vigontina, sempre più in fuga nel girone B. «È stato il mio gol numero 199 tra campionato e coppe. Ora ne manca solo uno per raggiungere un traguardo fantastico e spero di farlo al più presto. Siamo davvero una bella squadra e daremo l’anima per restare in alto il più a lungo possibile».

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