Cade da un grattacielo e muore in Cina

Carlotta Portieri, 27 anni, di Adria era nel Paese asiatico da un anno e mezzo con il fidanzato. Mistero sulle cause
Di Elisabetta B. Anzoletti

ADRIA. Mistero sulla morte di una insegnante di Adria, Carlotta Portieri di 27 anni, morta domenica precipitando dal ventesimo piano di un grattacielo della citta cinese di Qindao, al confine con la Corea del Nord.

Carlotta Pontieri si era trasferita in Cina da un anno e mezzo dove insegnava italiano e conviveva con il suo fidanzato Stefano Sagredin, anche lui di Adria, che aveva trovato lavoro come professore di inglese. Sarebbe stato proprio il compagno a trovare Carlotta esanime ad avvertire la famiglia di lei ad Adria.

Difficile capire cosa sia realmente accaduto. Due le ipotesi: la disgrazia o il suicidio.

Carlotta Portieri era figlia di Paola Biolcati e Andrea Portieri, ex assessore nel comune di Adria e aveva due fratelli, Camilla e Nicolò. I genitori sono in stretto contatto con l’ambasciata italiana a Pechino per poter raggiungere al più presto la città dove è morta la figlia.

Carlotta Portieri si era laureata nell’anno accademico 2012/2013 a Ca’ Foscari di Venezia in Lingue e istituzioni economiche e giuridiche dell’Asia e dell’Africa Mediterranea, con una tesi dal titolo «Internazionalizzazione e performance d’impresa nei mercati emergenti: il caso del settore della ceramica italiana in Cina». Relatore era stato il professor Claudio Giachetti. Il suo correlatore Paolo Magagnin, scosso dalla notizia, la ricorda nonostante siano passati molti anni: «Ricordo bene Carlotta, anche se io da linguista l’ho aiutata solo nella rilettura della tesi e nella cura delle fonti cinesi, ma l’ho conosciuta quando frequentava il corso di cinese commerciale. Da allora, e fino alla laurea, ho seguito i suoi progressi e ho potuto verificare con che serietà, passione e autonomia si fosse dedicata non solo alla lingua cinese, ma avesse anche cercato con successo di unire le sue conoscenze linguistiche e il suo amore per la Cina con un interesse per il mondo aziendale. Purtroppo, dopo la laurea, non ho più avuto sue notizie. Il fatto che, dopo essersi interessata al mondo dell’azienda, fosse diventata insegnante - seguendo, in un certo senso, le orme di quelli come me -, prima proprio nel Polesine e poi in Cina, mi rallegra, ma rende ancora più dolorosa la sua perdita».

Dopo la laurea la 27enne ha proseguito i suoi studi sul mercato della ceramica in Cina e sugli sviluppi che poteva avere nei confronti di quello italiano. Poi circa due anni fa la decisione di trasferirsi da sola in Cina dove aveva trovato lavoro come insegnante di italiano. Un anno dopo la sua partenza è stata raggiunta dal fidanzato Stefano Segredin.

Carlotta Pontieri veniva spesso in Italia, come ricordano gli amici, e solo venti giorni fa si trovava ad Adria. «Aveva il sorriso stampato in faccia, era una ragazza solare che sapeva quello che voleva, non riesco proprio a capire proprio cosa possa essere accaduto», si chiede un’amica. Chiaro che i dubbi sono molteplici. Alcuni amici si chiedono se volesse porre fine alla sua vita o se qualcuno ce l’avesse con lei e se si chi e perché? L’ipotesi più accreditata resta comunque il suicidio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia