Cade da tre metri e muore sul colpo
MIRANO. Precipita da oltre tre metri di altezza, all’interno dell’azienda per cui lavora: morto sul colpo. Tragedia ieri mattina all’Autodemolizione Vivian, in via Taglio Sinistro, proprio lungo i confini che separano Mirano con Marano di Mira.
Mirese, di Oriago, è anche la vittima, Andrea Dalan, di 40 anni. Ricostruire cos’è accaduto toccherà agli ispettori dello Spisal, il servizio di prevenzione per l’igiene e la sicurezza negli ambienti di lavoro della Usl 3 Serenissima, che hanno effettuato il sopralluogo nell’azienda, insieme ai carabinieri di Mirano.
La tragedia è avvenuta ieri mattina poco prima delle 8.30 all’interno del perimetro della ditta, che si occupa di demolizioni di veicoli ed è centro di raccolta e smaltimento delle varie componenti rottamate.
I cancelli della Vivian si erano aperti da poco e Dalan si era appena messo al lavoro. Secondo le prime informazioni raccolte sul posto, l’uomo è salito sopra una scaffalatura per svolgere alcuni lavori in quota, quando improvvisamente ha perso l’equilibrio o forse ha mancato un appiglio, cadendo nel vuoto all’indietro e volando da un’altezza di oltre tre metri.
Un’altezza non eccessiva in realtà e forse Dalan avrebbe potuto salvarsi, nonostante la paurosa caduta, se l’impatto fosse avvenuto al suolo. Invece l’operaio è piombato su alcuni macchinari e in particolare sopra un blocco motore che si trovava sotto di lui e che gli ha provocato gravissime lesioni al torace, che poi si sono rivelate fatali.
A uccidere lo sfortunato operaio potrebbero essere state in particolare alcune componenti esposte e contundenti del motore lasciato a terra.
Per il quarantenne non c’è stato nulla da fare. I soccorsi sono scattati subito, chiamati dai colleghi dell’autodemolizione, ma i sanitari del Suem-118 giunti sul posto non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’operaio, provocato dai gravi traumi riportati nella caduta. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Mirano per i primi rilievi, poi però le indagini sull’accaduto sono passate ai tecnici dello Servizio prevenzione infortuni e sicurezza degli ambienti di lavoro (Spisal) della nuova azienda sanitaria veneziana, che ora procedono per far luce sul caso. Toccherà a loro stabilire cosa sia successo e soprattutto se Dalan stesse lavorando con tutti i dispositivi di protezione necessari per salire e svolgere manovre “in quota”.
L’Autodemolizione Vivian, gestita da Gianni e Michele Vivian, è uno dei più noti centri di raccolta di veicoli giunti ormai “a fine vita”, aperto già negli anni Sessanta. Oggi è anche centro di raccolta, che si occupa del riciclo e recupero dei veicoli dismessi e dei materiali dannosi per l’ambiente. Dalan risiedeva poco lontano, in via Ghebba a Oriago, dove viveva con i genitori e ogni mattina si recava nel magazzino della Vivian, in una laterale di via Taglio Sinistro, alle porte di Marano, dove era impiegato da ben 18 anni.
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