Cade da 4 metri, grave imprenditore

San Donà. L’uomo, 57 anni, ha perso l’equilibrio mentre tagliava una trave nel capannone a fianco del suo bed&breakfast
Di Giovanni Cagnassi

Cade da un’impalcatura mentre sta tagliando una trave, grave Ennio Secco, 57 anni, residente in via Tabina 66, nella frazione di Isiata. Un volo da circa 4 metri di altezza nel capannone di fianco al suo bed&breakfast lungo la strada centrale della frazione. Lo stesso capannone che un tempo ospitava il suo mobilificio, andato in fiamme ancora nel 2013. Un rogo che aveva incendiato tutta la struttura e suscitato una profonda impressione, bruciando tutta la notte con molti focolai anche il giorno seguente.

Lui e la sua famiglia da allora hanno avviato una nuova attività di B&B , “La Fenice”, molto conosciuta e ospitale che rientra tra le strutture ricettive emerse in questi anni in tutto il Basso Piave. Ieri mattina verso le 9.30, Secco è salito sull’impalcatura per tagliare una trave in metallo in quello che resta del mobilificio ormai distrutto. La trave però sarebbe crollata sull’impalcatura, sfiorandolo, e facendogli perdere l’equilibrio. La conseguenze inevitabile è stata la rovinosa caduta. È piombato a terra con estrema violenza da quell’altezza, battendo la schiena. Se avesse colpito il terreno con la testa si sarebbe con tutta probabilità morto.

Poco dopo è stato lanciato l’allarme e sul posto sono accorsi i vigili del fuoco di San Donà che hanno prestato i primi soccorsi. Con loro anche l’autoambulanza del 118 e i carabinieri della compagnia di San Donà per gli accertamenti e la ricostruzione della dinamica. Era stato informato anche lo Spisal dell’Asl 10, competente per gli incidenti sul lavoro, ma quello di ieri si è configurato di fatto come un incidente domestico in quanto l’ex mobiliere si trovava all’interno della sua proprietà e stava sistemando le sue strutture o quello che ne è rimasto.

Le condizioni di Ennio Secco sono apparse molto gravi inizialmente, anche se è sempre stato cosciente quando sono giunti i soccorritori. È stato dunque trasferito per sicurezza in elisoccorso all’ospedale di Mestre e ricoverato in prognosi riservata. Le sue condizioni sono poi migliorate nell’arco della giornata, anche se resta sotto stretta osservazione per i traumi riportati che interessano la schiena e anche gli arti superiori.

Ancora una volta la tragedia è stata sfiorata per una caduta dall’alto che è al primo posto tra le cause di incidenti sul lavoro secondo i recenti studi del sindacato. In questo caso non si è trattato strettamente di un incidente sul lavoro, ma resta il problema della sicurezza nello svolgimento di determinate operazioni che implicano l’utilizzo di impalcature o comunque di attività a una certa altezza dal suolo.

In questi casi dovrebbero sempre essere adottati tutti gli accorgimenti e le imbracature per escludere pericolosi incidenti.

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