Cade camminando per strada a processo dirigente comunale
L’attuale responsabile della Direzione lavori pubblici del Comune, l’ingegnere Simone Agrondi (42 anni), è accusato di lesioni colpose e dovrà comparire davanti al giudice il prossimo 3 novembre, dopo che la Procura della Repubblica l’ha citato a giudizio (è difeso dall’avvocato Franco Buran) sulla base degli accertamenti compiuti dalla Polizia giudiziaria: Agrondi, infatti, all’epoca della vicenda era responsabile della manutenzione stradale per conto dell’amministrazione municipale.
L’alto funzionario è finito sotto processo a causa della denuncia presentata da una signora veneziana da tempo residente a Mestre, M.Z., che all’epoca dei fatti aveva 70 anni. La donna stava camminando sul marciapiede di via Bissuola quando, a causa di un dislivello di alcuni centimetri presente sul piano di calpestio, era caduta a terra rovinosamente. Era stata ricoverata presso l’ospedale dell’Angelo e i medici le avevano riscontrato «un trauma contusivo al gomito sinistro, al ginocchio sinistro e al piede destro». Nel certificato i sanitari hanno scritto di una prognosi di sette giorni. Per fortuna, quindi, non si era trattato di traumi molto gravi, però la caduta aveva spaventato la signora che si era rivolta agli avvocati Augusto Palese e Niccolò Bullo, i quali le avevano fatto firmare la querela.
Sulla base degli accertamenti compiuti in seguito in via Bissuola era stato appurato che sarebbe stata necessaria la manutenzione del marciapiede, che invece non era stata effettuata da tempo. Individuato colui che in quel periodo (il fatto era accaduto il 9 agosto di quattro anni fa) era responsabile della manutenzione stradale, il procuratore aggiunto Adelchi D’Ippolito ha firmato la citazione a giudizio per l’ingegner Agrondi. Le procedure semplificate hanno per ora impedito all’alto funzionario di Ca’ Farsetti di difendersi, ma potrà farlo a cominciare dalla prima udienza del 3 novembre, che si svolgerà davanti al giudice di pace Elena Biasutti.
Fino ad ora sono numerosi i cittadini veneziani che hanno ritenuto di imputare alla negligenza degli uffici comunali le lesioni provocate da cadute, soprattutto in centro storico ed in particolare sul nuove Ponte di Calatrava. Solitamente, però, sono stati chiesti i risarcimenti per i danni subiti, in modo da recuperare le spese sanitarie o comunque la perdita di guadagni a causa del blocco dell’attività lavorativa alla quale sono stati costretti in seguito all’incidente. Questa volta, però, la signora, che abita in una laterale di via Bissuola e che evidentemente percorre quotidianamente quei marciapiedi a causa dei quali è caduta quattro anni fa, ha deciso di tentare la strada della denuncia penale. Probabilmente stanca delle condizioni in cui da tempo si trovavano i marciapiedi della strada da lei frequentata solitamente.
Giorgio Cecchetti
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