Cade a bordo del bus per una manovra brusca Actv dovrà risarcirla

Una frenata improvvisa dell’autobus e la signora Carla T. era caduta rovinosamente a terra, fratturandosi due costole e procurandosi anche un forte dolore lombosacrale e sessanta giorni di malattia.
È avvenuto il 27 febbraio 2016, a bordo dell’autobus di linea 21 dell’Actv , che transitava in località Cipressina.
Il Tribunale civile di Venezia ha ora accolto il ricorso presentato dall’avvocato Giorgio Caldera per conto della signora 77enne e condannato a Actv a risarcire la donna con 11 mila euro, più 4.500 euro di spese legali e 1200 euro di consulenza tecnica.
Invano l’azienda - che ora potrà comunque ricorrere in appello - ha sostenuto che la donna fosse caduta per sua colpa, perché non si teneva agli appositi sostegni: fatto smentito - scrive il giudice Luca Trognacara in sentenza - da una testimone, che ha raccontato come la signora stesse reggendosi, mentre stava andando verso l’obliteratrice per timbrare il biglietto, quando era caduta a terra dopo una manovra brusca dell’autobus. Actv ha anche spiegato che il bus era di recente immatricolazione e dotato di cambio automatico e dispositivo antischiacciamento alle porte, ma per il giudice non è provato che fosse dotato anche di dispositivi idonei a scongiurare «ripartenze scattanti e brusche, che possono far perdere l’equilibrio ai passeggeri».
«In definitiva», conclude il giudice la sua sentenza, «si può ritenere che la caduta della signora sia riconducibile alla repentina partenza effettuata dal conducente dell’autobus dopo la momentanea fermata». —
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