Cadavere a Mira, la paura che sia Henry
MIRA. Tragico rinvenimento nel giorno di Santo Stefano. Nel canale Novissimo poco distante dal ponte ferroviario sulla linea Mestre – Adria verso Porto Menai (all’altezza del ristorante Nalin), ieri mattina è stato rinvenuto il corpo di una persona nera in avanzato stato di decomposizione. A Mira la notizia ha gettato nell’angoscia tante persone.
C’è infatti il timore che si possa trattare di Henry Kazim, il giovane italo-nigeriano, promessa del rugby locale di 19 anni scomparso da casa lo scorso 28 novembre. Ad accorgersi del corpo che galleggiava sulla superficie dell’acqua è stato un passante poco prima delle 10. Sul posto si sono precipitati i carabinieri di Mira e i vigili del fuoco che hanno portato a riva il corpo.
Non è stato possibile però verificare che si trattasse del giovane sparito, alto 1,90 cm che è scomparso circa un mese fa. Il cadavere infatti era in avanzato stato di decomposizione e il magistrato di turno ha ordinato l’autopsia che si terrà nei prossimi giorni.
Henry Kazim, studente 19enne di Scienze politiche a Padova, si è allontanato di casa il 28 novembre, dopo aver litigato con i familiari. Un litigio di quelli che possono accadere in ogni casa fra genitori e figli. I Kazim conosciuti e benvoluti da tutti a Mira, sono una famiglia composta da papà e mamma di origine nigeriane perfettamente integrati nella realtà locale, e dai fratelli di Henry, William e Terry. Fratelli che rispettivamente lavorano lui come impiegato, mentre la giovane studia all’Università di Venezia.
Risiedono in via Marconi, non molto distante da dove è stato rinvenuto ieri mattina in acqua il cadavere.
Henry gioca in serie B nella squadra del Rugby Riviera ed è considerato una vera e propria promessa della compagine locale. Quella sera se ne è andato in piena notte verso le 2, con il cellulare senza vestiti adatti al freddo, e senza del denaro sufficiente per un lungo viaggio.
Prima di chiudere tutti i contatti con famigliari, amici e conoscenti, ha inviato dei messaggi preoccupanti con il cellulare, messaggi cessati la notte stessa, mentre il cellulare è risultato spento. Il messaggio per i famigliari è stato lasciato nel cuore della notte e ascoltato solo al mattino quando il fratello si è risvegliato. I genitori nelle scorse settimane per cercare di ritrovare Henry hanno anche sentito esperti del settore e lanciato appello sui giornali e alla trasmissione Rai “Chi l’ha visto? ”.
Le speranze che non si tratti di Henry comunque permangono. Da una prima analisi dei vestiti sul cadavere rinvenuto sul canale Novissimo pare non corrispondano a quelli che aveva il giovane al momento della scomparsa. È emerso poi come la persona ritrovata sia rimasta a lungo in acqua perché impigliata per i pantaloni. —
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