Cacciato dal negozio:«Niente clienti finocchi»
VENEZIA. «Cacciato dal negozio perché gay». Potrebbe finire in Tribunale un episodio accaduto ieri pomeriggio a un giovane omosessuale che ha scritto un post su Facebook, raccontando di essere stato maltrattato per il suo orientamento sessuale. Il ragazzo, veneziano di 24 anni studente a Ca’ Foscari, ha subito scritto all’Arcigay per capire come procedere dal punto di vista legale e, fino a quando non avrà deciso come procedere, preferisce non dare le sue generalità. Le sue intenzioni sono però quelle di denunciare quanto accaduto: «Nel 2018 e nella mia città», ha detto, «Non posso credere di trovarmi ancora di fronte a questa mentalità così antiquata».
Il fatto è accaduto ieri pomeriggio in Strada Nuova, in una bottega che vende oggetti di arte, piccoli bassorilievi e souvenir che ritraggono la città. «Sono entrato perché stavo cercando un regalo» spiega. «Ogni volta che facevo una domanda il signore che era all’interno mi rispondeva in modo scortese, ma pensavo che fosse un maleducato». Il giovane racconta che quando si stava recando all’uscita, il commesso si è avvicinato dicendogli «Viva la f...». «L’ho guardato allibito» prosegue. «Non capivo che cosa mi volesse dire. Gli ho detto se c’erano dei problemi e lui a quel punto mi ha detto in tono arrabbiato che non voleva clienti finocchi nel suo negozio. Mentre lo faceva ha forzato la mia uscita, spingendomi per farmi uscire. Non mi ha spinto in maniera forte, ma mi ha comunque buttato fuori dalla bottega».
L’uomo si sarebbe poi chiuso la porta alle spalle chiudendosi dentro e mettendo la cordicella, come dire chiuso. «Sono rimasto sconvolto», ha detto il ragazzo che, una volta tornato a casa, ha raccontato la storia sul suo profilo Facebook. «L’ho raccontato ai miei genitori che si sono indignati. Mio padre era pronto subito a tornare con me». Oggi il ragazzo andrà dai carabinieri.
Dall’altro lato il proprietario del negozio nega di aver usato la parola «finocchio», dice di essere stato disturbato e pensa che si tratti di un’azione premeditata da anni per colpirlo. «L’ho solo allontanato dicendo che io non sono gay e che dovevo lavorare e se mi lasciava in pace» ha spiegato. «Nessuno ha le prove che gli ho detto finocchio e assolutamente non gliel’ho detto». Il proprietario della bottega afferma anche di aver ricevuto delle minacce di morte, probabilmente collegate al post. Intanto un’altra persona racconta un simile episodio di presunta omofobia, avvenuto nello stesso posto e con la stessa persona cinque anni fa. Nel profilo del ragazzo i commenti aumentano ora dopo ora. Molti sono di solidarietà a quanto avvenuto, altri vedono il pericolo per l’attività del commerciante. Nei prossimi giorni il giovane deciderà il da farsi. «Di sicuro passerò con il mio fidanzato davanti al negozio» conclude «Siamo nel 2018. Questi episodi non possono accadere».
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