Cacciari: "Cinque anni di buongoverno. Merito dei dipendenti, altro che fannulloni!"

Venezia. Il sindaco e il direttore generale presentano il "rendiconto di mandato" della giunta
VENEZIA.
Il welfare e i servizi. La nuova mobilità con il tram e 100 chilometri di piste ciclabili. L’informatizzazione del Comune e l’assunzione dei precari. Solo alcuni dei titoli delle attività realizzate dalla giunta Cacciari negli ultimi cinque anni. Un malloppo raccolto dalla direzione Programmazione e controllo di Ca’ Farsetti e pubblicato sul sito Internet del Comune. «Dati e strumenti per chi vorrà giudicare con animo sereno la nostra attività basandosi sui fatti», dice il sindaco Cacciari.


«Merito degli assessori e dei dirigenti, ma più di tutto dei dipendenti di questo Comune. Che lavorano bene e sono pagati poco. Altro che chiacchiere sui fannulloni». Ecco il vademecum dell’amministrazione uscente. Tredici «ambiti di attività», 207 schede dettagliate. E una mappa dei cantieri (GeoLp) con la possibilità di vedere a che punto sono i lavori. «Impossibile da riassumere», taglia corto il sindaco, «ma in questo modo tutti potranno esprimere il loro giudizio motivato». Ci pensa il direttore generale Vincenzo Sabato a entrare nei dettagli dei singoli progetti. Tra i fiori all’occhiello dell’amministrazione Cacciari l’informatizzazione avviata dall’ex vicesindaco Michele Vianello. «Il sistema Venice connected», attacca Sabato, «ha consentito al Comune di vendere 169 mila prodotti in rete con un guadagno di 3 milioni di euro».


23 mila gli iscritti al servizio gratuito Wifi della cittadinanza digitale mentre il Comune di Venezia, ha detto Sabato, «è all’avanguardia in Italia per le firme digitali e il protocollo informatico».


Anche le determine dei dirigenti, l’80 per cento degli atti della pubblica amministrazione, sono state messe sul web, con un risparmio cartaceo di centinaia di migliaia di euro.


Tra i «buoni risultati» dell’amministrazione la «nuova mobilità». Il tram, giunto quasi a conclusione nella prima tratta e il people mover, il car sharing e le piste ciclabili, passate da 40 a 100 chilometri.


«In tempi di crisi», spiega il direttore generale, «il nostro Comune è riuscito a non aumentare la pressione fiscale, nonostante la riduzione dei trasferimenti dello stato, passata da 40 a 30 milioni, e il taglio drastico dei fondi della Legge Speciale. «Gli investimenti sono scesi dai 38 milioni di euro del 2005 ai 2 del 2009», dice Cacciari, e per la prima volta abbiamo dovuto aprire mutui per garantire la manutenzione del centro storico».


Un altro risultato è l’assunzione a tempo indeterminato di quasi 500 precari. Sabato ha anche smentito le ricorrenti voci di difficoltà del bilancio (derivati). «Abbiamo avuto difficioltà, ma il nostro è un Comune fondamentalmente sano», dice, «i prestiti sono passtai dall’8 al 5 per cento, l’indebitamento delle società partecipate ammonta a circa 360 milioni di euro (il 45 per cento del fatturato), percentuale inferiore alla media nazionale.


Segno più anche sulle Politiche educative. «Abbiamo aumentato l’offerta di posti negli asili nido e anche gli asili», continua il direttore. Cacciari invita a «verificare direttamente sul sito dati e riusultati».


Unico neo, la politica della Casa. «I risultati in questo settore sono insoddisfacenti», dice il sindaco, «molte cose sono state fatte, ma il grande piano di edilizia pubblica in laguna segna il passo, per la difficioltà dei finanziamenti». Positivi anche gli intertventi nel settore della Cultura, con l’avvio della Fondazione musei, l’apertura di Punta della Dogana e del museo Vedova, l’avvio dei progetti in terraferma per la biblioteca di Villa Erizzo e il museo M9. E poi l’approvazione del Quadrante di Tessera, dei progetti per il nuovo Lido, la realizzazione della bonifica al Vallone Moranzani, il nuovo ponte di via Torino. Elenco nutrito di opere fatte e in corso di realizzazione. Ma soprattutto, insiste Cacciari, «uno strumento per rendersi conto di come è cambiato il Comune negli ultimi cinque anni».

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