Caccia alla foca Pryntyl: «Forse ha trovato rifugio in una porta d’acqua»
VENEZIA. «Potrebbe benissimo aver trovato un “grotta artificiale” - la porta d’acqua di un piano terra disabitato, ad esempio - dove starsene tranquilla, ma potrebbe anche stare in acqua: le foche hanno esigenza di toccare terra solo nel periodo della riproduzione».
Manca la foto, ma non ha molti dubbi Emanuele Coppola - responsabile del Gruppo Foca Monaca, documentarista - sul fatto che i quattro avvistamenti di questi giorni sulla presenza di una foca tra i canali veneziani non siano frutto di un’allucinazione collettiva: anche perché l’ultima segnalazione (in rio de la Madoneta) è arrivata da una signora in kajak, che non sapeva nulla degli avvistamenti precedenti (uno dei quali proprio nel vicino rio dei Meloni).
Ieri, però, non sono arrivate nuove segnalazioni sulla presenza dell’animale, che nessuno è sinora riuscito a fotografare, per le troppo veloci apparizioni: il musetto scuro che spunta all’improvviso dall’acqua, i corti baffi bianchi, senza i denti sporgenti arancioni e il pelo ispido che apparterrebbero a una nutria, che - dicono gli esperti animalisti - sarebbe molto più spersa e “fuori luogo” di una foca tra i canali della città. «Le foche in acqua si muovono meglio di qualsiasi altro animale», prosegue Coppola, «se non hanno paura delle barche a motore gabbiani e cormorani, figurarsi se ne ha paura una foca. Poi i pesci non mancano, anche in città: spero arrivino altre segnalazioni e - certo - magari quanto prima una fotografia. È importante che per ogni avvistamento sia fatta una segnalazione, in modo da poter censire questa presenza».
Di qui l’invito della Lipu a tassiti, trasportatori, pescatori e diportisti di segnalare immediatamente ogni avvistamento al numero di soccorso per animali della Lipu Venezia: 331.7719433.
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